Neil Marshall ha ricevuto al Trieste Science+Fiction Festival 2022 il Premio Asteroide, che celebra la carriera dell’acclamato regista di Dog Soldiers e The Descent, autore per la televisione di episodi per serie come Constantine, Timeless, Hannibal, Il Trono di Spade e Westworld.

Mentre era ospite del festival, di cui è anche presidente della giuria, abbiamo colto l’occasione di parlare delle scelte dei network, spesso controverse quando si parla di cancellazione di titoli molto amati e seguiti, e dei suoi potenziali impegni futuri destinati al piccolo schermo, anche a margine della recentissima cancellazione di Westworld.

Ha lavorato in serie tv molto amate che però sono state cancellate prima di quanto previsto, scatenando le reazioni dei fan. Come ha vissuto questa situazione dopo essere stato coinvolto come regista? Pensa che i network non tengano realmente conto della capacità di un progetto di ottenere un seguito nel corso del tempo e non immediatamente?

Ho lavorato a due serie di cui ho girato il pilot e che le persone amano moltissimo, Constantine e Timeless, ed entrambe sono stati cancellate dopo una sola stagione ma le persone continuano a parlarne. Anche in questi giorni le persone a colazione mi hanno detto ‘Timeless! Lo amiamo’. Ma sono serie che sono state cancellate nonostante abbiano molti fan e per questo hanno lanciato le campagne. Se devi cancellare una serie, almeno dai alla storia un finale, concludete il racconto. In quel caso abbiamo avuto un episodio in stile film per concludere quello che è rimasto in sospeso, anche se sarebbe stato meglio proseguire. Constantine poi è un caso ancora più particolare: ho aiutato a costruire questa nuova versione del personaggio e lo show è stato cancellato, ma il personaggio ha continuato a vivere con lo stesso attore e con la stessa forma, apparendo in Arrow e poi diventando una presenza regolare in Legends of Tomorrow… Ed è stato strano perché ho contribuito a creare quella versione del personaggio, ma lo show è stato cancellato.
I network non capiscono realmente che comportandosi in quel modo, non dare un epilogo al racconto, va contro anche i loro interessi perché ora, se qualcuno avesse voluto avvicinarsi per la prima volta a Westworld, situazione che comunque frutterebbe a loro dei soldi, probabilmente non lo faranno perché non finisce, si ferma solo bruscamente. Il minimo che si possa fare è concludere la storia prima di cancellare un progetto. Non capisco la logica alla base di queste decisioni.

Sempre più spesso vengono adattati in serie tv film cult o si decide di fare dei remake di progetti del passato, c’è qualche titolo che ha amato che sarebbe interessato a sviluppare per il piccolo schermo?

Sì, decisamente. Mi è capitato spesso di pensare ad esempio ‘Non sarebbe bello realizzare una nuova versione di Agenti Speciali (The Avengers)?’. Sarebbe interessante realizzare una serie di spionaggio proponendone una nuova versione. Sarebbe divertente.

E Doctor Who?

Penso che se realizzassi una puntata di Doctor Who sarebbe troppo dark e paurosa per i ragazzini. Ora non guardo la serie, ma i miei ricordi legati allo show quando ero un bambino sono sul fatto che fosse terrificante. Mi nascondevo dietro i mobili con il terrore che apparissero i mostri! Penso che abbia avuto un’influenza sul fatto che sia ossessionato dai mostri, ha decisamente a che fare con Doctor Who. Ma poi quella passione se ne è andata e ho smesso di guardare la serie e successivamente ho ricominciato a vederla, ma non ero più realmente interessato.