Straight Outta Compton è il film diretto da F. Gary Gray prodotto dagli stessi Ice Cube e Dr. Dre insieme a Matt Alvarez e Tomica Woods-Wright.

La pellicola, nelle sale italiane dal 1° ottobre, racconta la storia dei N.W.A (“Niggaz With Attitudes”), uno dei più importanti gruppi gangsta rap statunitensi. Il lungometraggio prende il nome da quello che, insieme a Fuck Tha Police, è uno dei pezzi più celebri del gruppo da cui è stato ricavato uno dei video più rilevanti nella storia del rap (e della musica in generale).

Costato appena 28 milioni di dollari, Straight Outta Compton è diventano, con 184 milioni di dollari incassati, l’ennesimo successo targato Universal di questa annata di cinema che ha già visto i trionfi di Fast & Furious 7, Jurassic World e Minions.

BadTaste.it, in collaborazione con la divisione nazionale della Universal, vi proporrà nell’arco di questa settimana tutti i character poster italiani.

Oggi vi mostriamo quello di Eric Lynn Wrightmeglio noto con lo stage name di Eazy-E, considerato il vero e proprio padre fondatore del gangsta rap in quanto fondatore della prima etichetta specializzata nel genere, ovvero la Ruthless Records. Eazy-E è morto il 26 marzo del 1995 a soli 31 (era affetto dall’AIDS, contratto dopo aver avuto numerosissimi rapporti sessuali non protetti con svariate donne).

Questa la sua ultima dichiarazione nota, rilasciata una settimana prima della morte:

Magari non sembrerò un ragazzo adatto per predicare o per recitare un sermone, ma sento che è tempo di testimoniare perché ci sono persone che si interessano a me e sentono tante storie in giro. Ero un fratello delle strade di Compton che faceva tante cose che la gente guarda dal basso verso l’alto, ma alla lunga hanno pagato. Poi abbiamo iniziato a rappare di cose vere che hanno shoccato il dipartimento di polizia di Los Angeles e l’FBI. Ma i nostri messaggi li dicevamo alla grande e tutti quanti in America hanno iniziato a dare qualche attenzione ai Boyz-n-The Hood. In poco tempo la nostra rabbia e le nostre speranze infastidirono tutti. Ci fu una grande ricompensa per me, come belle macchine, magnifiche donne e bella vita. Era come un vero divertimento che non si fermava mai. Non sono nemmeno religioso, ma giusto o sbagliato io sono questo. Non dico questo per cercare un cuscino più morbido ovunque dovrò atterrare, sento solo che ho migliaia e migliaia di giovani fan che devono imparare come sono davvero le cose quando ti viene l’AIDS. Come gli altri prima di me, voglio che il mio problema serva a qualcosa di positivo che raggiunga tutti i miei homeboys e i loro parenti. Perché voglio salvare i loro culi prima che sia troppo tardi. Non voglio incolpare nessuno all’infuori di me. Ho imparato nella scorsa settimana che questa cosa è vera, e non fa discriminazioni. Prende tutti. La mia ragazza Tomika e io siamo stati insieme per 4 anni e di recente ci siamo sposati. È brava, gentile e un’ottima madre. Abbiamo un bambino che ha un anno. Prima di Tomika ho avuto altre donne, ho 7 figli da 6 madri differenti. Forse il successo è stato troppo buono con me, voglio bene a tutti i miei figli e me ne sono sempre preso cura. Ora sto combattendo la lotta più dura della mia vita, e non è facile. Ma voglio dire che ho tanto amore per coloro che sono sempre stati con me. E grazie per il vostro supporto. Ricordate: “È il VOSTRO tempo e la VOSTRA vera vita.

In calce potete ammirare il poster (Eazy-E è interpretato da Jason Mitchell nel film):

 

Straight Outta Compton

 

Ecco la sinossi della pellicola:

A metà degli anni 80, quando le strade di Compton, California erano alcune delle più pericolose del paese, cinque ragazzi decidono di tradurre le loro esperienze di vita in una musica onesta e brutale. Una musica che si ribella contro gli abusi dell’autorità, dando voce ad una generazione rimasta in silenzio. Seguendo la fulminea ascesa e caduta degli NWA, Straight Outta Compton, racconta la stupefacente storia di come questi giovani hanno rivoluzionato la musica e la cultura pop per sempre nel momento in cui hanno raccontato al mondo la verità sulla vita “incappucciata”, accendendo il fuoco di una guerra culturale.

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