Ci sono alieni, astronavi robotiche giganti, città che si distruggono, uomini che combattono gli invasori e il marchio Hasbro ma non si tratta di un nuovo Transformers. Il prossimo film diretto da Peter Berg (The Kingdom, Hancock) prende le mosse da Battaglia Navale, il gioco da tavola, idea tanto strampalata a una prima lettura quanto sensata ad una seconda. Perchè se fare un film da un gioco da tavola sembra avere poco senso è anche vero che alla fine di film su navi che si fanno guerra se ne sono fatti e se ne possono fare tantissimi. Questo in più ha come nemico gli alieni, idea abbastanza ambiziosa.

 

 

 

Venuto a Roma a discutere del suo film con la stampa Peter Berg ha subito affrontato questi argomenti assieme alla produttrice Sarah Aubrey:

Peter Berg: Lo so che sembra assurdo: un film da Battaglia Navale! E solo per questa storia del nome si è creato molto scetticismo, lo capisco. Ma come Transformers o Pirati dei Caraibi usiamo il nome di un prodotto esistente come piattaforma di lancio e basta. Se lasci da parte per un attimo il titolo il resto sono tutte idee originali, non avevamo libri o articoli di giornale a cui ispirarci noi.

Per originale intende una visione inedita di alieni?
PB: Sì, anche. Abbiamo pensato a tecnologie, razze e un’idea di alieno che fosse diversa, umanoide e ispirata a quel che disse una volta Hawkins, il fisico, cioè che se esistesse un’altra razza simile alla nostra metterci in contatto con loro rivelando la nostra posizione non sarebbe un’ottima idea.

Dunque alla fine perchè Battleship? Cioè che resta del gioco d’ispirazione?
SA: La Hasbro ci ha spiegato perchè la gente ami giocare a Battaglia Navale. Il segreto del suo fascino è la caccia cieca, l'ansia della tensione, qualcuno che cerca te e tu che cerchi lui, è quello che fa battere il cuore. Questo dunque è ciò che abbiamo tenuto, l’idea che se il nemico non può vedere te e tu non puoi vedere lui, come puoi dargli la caccia?

James Cameron però ha detto in un’intervista a Der Spiegel che film come Battleship sono il simbolo della crisi della idee di Hollywood…
PB
: James Cameron sa essere un vero sporco bastardo. Questo è stato di gran lunga il progetto più complesso e difficile e probante che io abbia mai affrontato, davvero non so perchè abbia voluto utilizzare questo film come esempio…

Però, Hasbro a parte, sembra che ci siano delle similitudini con Transformers.
PB: E’ un film che ha il suo medesimo target, ma escluso, questo è completamente diverso. Non c’è l’idea del piccolo umano contro il grande robot, i nostri alieni sono più simili a noi, a nostra misura e in questo senso più affrontabili. Anche le loro astronavi sono grandi quanto le nostra navi da guerra.

E poi avete Rihanna al suo primo ruolo cinematografico…
PB: Si e non è la sola. Io credo che chiunque, se lo vuole davvero, possa recitare con successo e sono contento che una persona così nota e di successo come Rihanna abbia accettato di fare il suo primo film con noi. Io amo andare al cinema e scoprire persone che nessuno ha mai visto prima. Ci sono molti personaggi in Battleship che non sono veri attori nè hanno mai recitato prima e proprio per questo portano nella scena elementi mai visti.
 

E’ stato difficile dirigere una principiante così importante?
PB: Guarda ti racconto una cosa. Prima abbiamo girato alle Hawaii e poi in Louisiana in un posto con molto poco glamour, un posto di contadini dove le persone mangiano gli alligatori! Ecco, proprio lì in una pausa la vedo seduta fuori dalla sua roulotte, una roulotte molto piccola, mentre legge un libro. Mi avvicino e le chiede se ci sia nulla di cui ha bisogno, voglio dire, la grande Rihanna in mezzo alle paludi… Mi ha risposto: ‘E’ la prima volta da tantissimo tempo che posso stare seduta a leggere un libro in tranquillità e mi piace!’. E’ un tipo fantastico, era la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via, si è impegnata tantissimo voleva davvero fare bella figura!

Ad ogni modo anche gli attori del film non sono grandi star…
PB: Taylor Kitsch lo diventerà prima dell’uscita di questo film, perchè ha girato John Carter. Io lo conosco da tempo perchè sta nella serie che ho creato Friday Night Lights, ha una combinazione che lo rende unico. Prima di tutto è molto bello, ma al contrario di molti altri belli è spiritoso e non si prende mai sul serio, quindi è più affascinante e accessibile di molti altri attori belli. È come se prendessi Brad Pitt e Nicolas Cage e li unissi insieme.

State pensando di riconvertirlo in 3D?
PB: No per carità! Mi fa male alla testa!