La Disney era stata abbastanza chiara: David Fincher avrebbe ricevuto l'ingente budget richiesto per il suo adattamento di 20.000 Leghe Sotto i Mari se il regista fosse riuscito a coinvolgere Brad Pitt nel ruolo di protagonista.

Pitt, già diverse volte al lavoro col regista, ha sempre affermato che avrebbe preso parte all'ambizioso progetto se fosse riuscito a conciliarlo, ma, stando agli ultimi report, non sarà lui il protagonista del blockbuster. Eppure, anche senza il nome di Pitt in cartellone, la Disney potrebbe comunque aver trovato una maniera per assicurare al regista di Fight Club e The Social Network la cifra richiesta (la cui cifra non è ancora nota con certezza). Il governo australiano è pronto a garantire un notevole sgravio fiscale, pari a circa il 30% (20 milioni di dollari) se la major girerà la pellicola in australia.

Il metro di paragone è quanto fatto per The Wolverine, il cinecomic di James Mangold, che ha beneficiato di analoghe detrazioni fiscali e incentivato notevolmente l'indotto locale (maggiori dettagli in questo articolo).

La Disney potrebbe ricevere un trattamento anche migliore di quello riservato alla Fox, dato che quella di 20.000 Leghe Sotto i Mari si appresta a diventare la più imponente produzione cinematografica mai girata in Australia.

E se la major, da una parte, ha perso il sicuro ritorno d'immagine dato dalla presenza sui cartelloni del nome di Brad Pitt, dall'altra avrebbe la possibilità di "risparmiare" in partenza senza nulla togliere ai "production value" richiesti da David Fincher. Il filmmaker, lo ricordiamo, intende girare il film in 3D con circa il 70% di computer grafica.