E' un Nicola Maccanico incredibilmente disteso e, come al solito, perfettamente a suo agio con la platea di esercenti e giornalisti quello che si presenta ai piedi del palco della Sala Concordia del Ciné 2013 di Riccione per illustrare e introdurre agli astanti il ricco catalogo della Warner Bros. E ha tutti i motivi visto che, anche grazie all'accorpamento dei lungometraggi della Sony, la posizione di leader del mercato è stata garantita da una scuderia di film capaci di coprire tutte le fasce di pubblico.

Per la prossima stagione, lo studio dei fratelli Warner si prenota già il gradino più alto del podio, come vedremo dall'imponente listino che ci accompagnerà da luglio a dicembre. In mezzo a Pacific Rim e a Lo Hobbit – La desolazione di Smaug ben 14 pellicole di ogni genere e tipo garantiranno il consolidarsi ulteriore di quel rapporto fra major-esercenti-pubblico che ha assicurato i numeri della stagione 2012-2013.

Aver citato la distensione e la perfetta abilità di Maccanico nella gestione del suo discorso al pubblico della Sala Concordia, non significa, naturalmente, che il direttore generale della Warner Italy si stia adagiando sugli allori insieme al suo team.

Tutt'altro. Maccanico parla apertamente di responsabilità verso il mercato, di un obbligo che nasce proprio da questa posizione di leadership. La proposta dell'azienda continuerà pertanto a seguire le due direttrici indicate dal DG: l'attenzione verso il prodotto – il film deve sempre stare al centro dell'attenzione attraverso un carnet in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli spettatori – e la continuità dell'offerta. Con la release di pezzi da novanta come L'Uomo d'Acciaio e Pacific Rim, avvenuta o prevista praticamente in contemporanea col mercato d'oltreoceano, la Warner ha voluto fortemente affermare che anche in Italia il cinema non deve essere un mercato soggetto alla stagionalità. Si può logicamente parlare di piazzamento del film, ma è importante non andare a creare una situazione da “deserto dei tartari” come quella dell'estate 2012, in cui le major – e non solo – hanno fatto a gara di nascondino.

Il riferimento forte va in previsione 2014:

I Mondiali di calcio non sono un motivo sufficiente per non far uscire un film. Le partite non sono tutte uguali e l'attenzione dei telespettatori cambia di serata in serata. Quest'estate non dev'essere un caso isolato.

Gli applausi dei numerosi esercenti arrivano in abbondanza. E sono meritati, ci permettiamo di aggiungere.

Come sempre, l'impegno dello studio si concretizzerà anche attraverso la produzione o co-produzione di film al 100% italiani. Ed è proprio uno dei più celebri registi italiani, Giuseppe Tornatore, a ringraziare con un video-messaggio (in cui promette che, prima o poi, riuscirà a venire a Riccione dato che anche l'anno scorso aveva affidato a un video pre-registrato le sue parole) i proprietari e i gestori dei cinema per la fiducia accordata al suo La Migliore Offerta:

Senza di voi, senza il vostro sostegno non avremmo ottenuto tutto questo grande successo.

La prima pellicola “nostrana” presentata dalla finanziatrice Warner è Una Piccola Impresa Meridionale, diretta e interpretata da Rocco Papaleo. Il regista e attore ha parlato della sua opera accompagnato dal co-protagonista Riccardo Scamarcio. Nel film Papaleo interpreta un prete spretato che viene confinato da sua madre in un vecchio faro di proprietà della sua famiglia. Il motivo? La vecchia donna del sud Italia non riesce a reggere l'onta di avere un figlio che non è più prete. Nella struttura, Papaleo verrà raggiunto dal personaggio di Scamarcio, suo cognato “cornuto”, desideroso di un po' di calma dopo che tutto il paese lo deride a causa dell'infedeltà di sua moglie. L'edificio verrà poi tramutato dai due in un albergo, anche con l'aiuto della terza “co-inquilina” del faro: una ex-prostituta interpretata dalla brava e bella Barbora Bobuľová.

Di Una Piccola Impresa Meridionale, dal 17 ottobre nei cinema, vengono mostrate alcune clip:

  • Il prete rivela a sua madre di essere ormai spretato. L'anziana donna non la prende molto bene affidando la sua disperazione a un emblematico grido.

  • In seguito lo vediamo discutere con suo cognato (Riccardo Scamarcio).

  • le due clip successive ci mostrano l'arrivo di Papaleo al vecchio faro. Viene accompagnato dalla badante di sua madre, una ragazza dell'est, e da sua sorella, Barbora Bobuľová appunto. Una prostituta che, raggiunti i quarant'anni appende, come si era ripromessa, gli slip al chiodo. Dopo un alterco con la sorella decide, in maniera sostanzialmente unilaterale, di restare con lui al faro. Dopo vengono raggiunti da Scamarcio e parte un divertente scambio di battute sul fatto che Papaleo, prete spretato, offra ospitalità a una ex “professionista dell'amore”.

La chimica fra gli interpreti è palpabile. Elemento che non è passato inosservato al pubblico che sha apprezzato tributando agli ospiti uno scrosciante applauso.

La palla passa poi a Giovanni Veronesi, Elio Germano e Alessandra Masotronardi, accorsi per presentare L'Ultima Ruota del Carro, co-prodotto dalla Warner insieme alla Fandango di Domenico Procacci. Rivolto verso Maccanico, il regista/sceneggiatore scherza:

Ma io vedo facce di esercenti che conosco da anni, tu Nicola sei giovane, io ho lavorato come inviato di guerra per anni. Ho lavorato un sacco di tempo con Filmauro! Ho fatto la Guerra del Golfo, le ho fatte tutte in pratica… Ecco adesso Aurelio s'incazza!

Al che scattano inevitabilmente le risate del pubblico.

La pellicola racconta la storia di come un umile traslocatore di nome Ernesto Marchetti (Elio Germano) e di come, attraverso una girandola di eventi e impieghi, questi sia entrato nei salotti della società “bene” senza avere il tempo di mettersi seduto. Della pellicola vengono fatti vedere diversi passaggi, dalla gioventù di Ernesto, fino all'età adulta, quando ha ormai un figlio insieme alla moglie, interpretata da Alessandra Mastronardi, compreso un passaggio in cui, insieme a Ricky Memphis, si ritrova a guardare attraverso uno specchio da interrogatore il “potente” Sergio Rubini mentre è intento ad avere un rapporto sessuale con un'avvenente ragazza. Al personaggio di Rubini piace essere osservato in determinate circostanze. Il momento più divertente è comunque quello in cui Ennio, diventato assistente di un artista interpretato da Alessandro Haber, deve consegnare un'opera del pittore a una ricca signora (una ritrivata Dalila Di Lazzaro) e ritirare la busta contenente l'assegno per il quadro. La scena avrà dei risvolti esilaranti nel momento in cui Dalila Di Lazzaro dovrà scambiare alcune battute al telefono con il Maestro.

Il film di Veronesi, nel raccontare i vizi (a quanto pare molti) e le virtù (poche) di Ernesto Marchetti, sembra comporre un'allegoria tragicomica dell'italietta degli ultimi 40-50 anni.

Un Boss in Salotto di Luca Miniero inaugurerà la nuova stagione di cinema Made in Warner debuttando nelle sale il primo gennaio del 2014, la stessa data occupata quest'anno da La Migliore Offerta. Il regista saluta il pubblico con un videomessaggio pre-registrato.

 

 

A questo punto parte uno showreel dei seguenti film:

  • Cani Sciolti – 2 Guns
  • L'Evocazione – The Conjuring
  • Captain Phillips
  • Come ti Spaccio la famiglia
  • Carrie
  • Facciamola Finita
  • 1D3D
  • Elysium
    Della nuova pellicola diretta da Neill Blomkamp viene proiettata una lunga preview. Inizialmente pensavamo di avere a che fare col trailer esteso pubblicato recentemente, ma poi, con il prosieguo delle immagini, abbiamo scoperto che si trattava di un contributo inedito. Il footage descrive in maniera più approfondita come e perché Max da Costa, il personaggio di Matt Damon, si sottoponga all'intervento di innesto dell'esoscheletro. Dopo essere stato potenziato, deve tentare di rubare i dati cerebrali a un miliardario di Elysium (impersonato da William Fichtner) che si trova momentaneamente sulla Terra e si appresta a ripartire per la colonia extra-terrestre riservata ai super-ricchi e potenti. A mettere i bastoni fra le ruote ci pensa però Kruger, il villain interpretato da Sharlto Copley, autentico “braccio armato” della segretaria Rhodes (Jodie Foster). L'opera seconda di Neill Blomkamp pare confermare la capacità del regista sudafricano di ruscire a coniugare un “sense of wonder” mai banale e una critica sociale che, come in District 9, si preannuncia drastica e netta. Il tutto impreziosito da un cast che lascia presagire interpretazioni degne di nota.
  • White House Down

Lo showreel prosegue con i trailer 3D di: