Fonte: MTV, CalendarLive via LeakyCauldron    

 

harry potterJK Rowling si sta prendendo un periodo di meritato riposo in seguito all'uscita della sua ultima fatica, il volume conclusivo della serie Harry Potter, pubblicato lo scorso luglio. I lettori italiani dovranno attendere il 5 gennaio 2008 per l'uscita in libreria della traduzione, edita da Salani e intitolata Harry Potter e i Doni della Morte. Ma i ragazzi americani, che hanno divorato il libro nel giro di pochi giorni dalla pubblicazione, attendevano con ansia l'occasione di porre qualche domanda all'autrice. Ieri la Rowling ha partecipato a un incontro con i lettori nell'ambito dell'Open Book Tour, a Los Angeles.

Come sappiamo, la Rowling ha dichiarato tempo fa di avere in programma una specie di "ottavo libro" di Harry Potter: non un romanzo, ma un'Enciclopedia, che risponda alle tante domande rimaste in sospeso dopo Deathly Hallows.

Ma l'Enciclopedia non vedrà la luce ancora per un po': "Non ci sto lavorando" ha dichiarato la Rowling. "Non l'ho ancora iniziata. Non ho mai pensato che l'Enciclopedia sarebbe stata il mio prossimo progetto. Volevo prendermi una pausa, fare un passo indietro e poi scriverla, quando arriverà il momento giusto."

Ma questo non significa che la Rowling abbia intenzione di restare con le mani in mano: "Scriverò sempre. Voglio innamorarmi di qualcosa come mi sono innamorata di Harry. Ma mi sento in vacanza, perché in questo periodo, per la prima volta in dieci anni, non ho una scadenza da rispettare. Non so che genere di libri mi piacerebbe scrivere: non penso ai libri in termini di genere. Davvero, dipenderà dall'ispirazione del momento." La scrittura non è un processo interamente logico, ha aggiunto la Rowling, in risposta alla domanda di un ragazzo: non siamo noi a scegliere le storie che narriamo, ma sono loro a scegliere noi.

Jo ha parlato poi del ruolo della religione nei suoi libri: "Come Graham Greene, ho fede nel fatto che la mia fede tornerà". E ha proseguito commentando il destino di alcuni personaggi alla luce degli eventi del settimo libro.

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La risposta più attesa era quella alla domanda su Severus Piton. Sorridendo, la Rowling ha detto di trovare molto divertente il fatto che, anche dopo Deathly Hallows, c'è ancora chi ha qualche dubbio sulle sue vere alleanze.

"Piton è vendicativo, crudele. Non è un grand'uomo" insiste la Rowling. "Ma sa amare. Mi piace, ma vorrei anche prenderlo a schiaffi." L'autrice si è detta particolarmente soddisfatta del ruolo svolto da questo personaggio lungo tutta la serie di romanzi, e ha paragonato la sua vicenda a quella di Silente.

"Anche se Silente sembra così benevolo per tutti e sei i libri in cui appare, in realtà è una figura piuttosto machiavellica. Ha tirato molti fili, e Harry è stato il suo burattino. Quando Piton dice a Silente (verso la fine dell'ultimo libro): 'Abbiamo protetto Harry solo perché potesse morire al momento giusto', be'… non credo che nel primo libro avreste potuto immaginare un momento in cui Piton vi sarebbe stato più simpatico di Silente."

Riguardo le altre morti del settimo libro, la Rowling ha dichiarato che dopo la pubblicazione, molte recensioni ponevano l'accento sulla crudeltà della morte della civetta Edvige. "E dire che ho ucciso un essere umano nel primo capitolo!" ha commentato, ridendo.

Trovate alcune foto dell'evento su Getty Images.

 Il film tratto dal sesto e penultimo romanzo di JK Rowling, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, per la regia di David Yates, esce il 21 novembre 2008. 

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