Fonte: Badtaste.it 

Robert Englund era in questi giorni in Italia, assistito dalla Roma & Lazio Film Commission per trovare le location del suo prossimo film, The Viji, che verrà prodotto dalla Redark.

Cosa ci può dire del remake di Nightmare? E' stato contattato dai produttori?

Io ero qui a Roma e in giro per l'Italia alla ricerca delle location per il mio nuovo film, The Viji, che verrà prodotto dalla Redark, ma l'altra sera ho parlato con mia moglie. Lei mi ha riferito che c'era stato un annuncio a riguardo, quindi io ne dovrò discutere con il mio agente.
Penso che dipenda dal grande successo riscosso dalla versione di Halloween di Rob Zombie, mentre io ho anche amato il rifacimento di Non aprite quella porta, anche se penso che l'originale di Tobe Hooper fosse perfetto. Allo stesso modo, considero la versione originale di Nightmare un classico di questo genere, ma penso che ci sia sempre spazio per le nuove interpretazioni, magari grazie alle tecnologie più avanzate. In passato, ho sentito che si parlava di un prequel. Comunque, io sono ormai troppo vecchio per questo, altrimenti il film diventerebbe 'Freddie contro il viagra'.

Non ha paura delle nuove tecnologie e del fatto che gli effetti digitali possano essere preponderanti in questa nuova versione?

Il problema sorge quando le persone si affidano solo agli effetti, perché non hanno una storia. Io ho studiato alle scuole di recitazione impostate sul modello inglese e gli inglesi sostengono che tutto ha inizio con la storia. Lo scrittore è Dio e bisogna trovare la propria ispirazione originale nella storia. Se non hai una buona sceneggiatura o una buona storia, non importa quanti soldi spendi o quanti effetti digitali utilizzi. A Hollywood, c'è un'espressione che dice 'lo sistemeremo in postproduzione', che significa sempre che siamo nei guai.

Le piacerebbe almeno fare un cammeo nel nuovo film?

Penso che sarebbe molto divertente. Sono un grande fan di Michael Bay, ho portato mio nipote a vedere Transformers il primo giorno che è uscito e penso che fosse magnifico. Quindi, sì, ne sarei felicissimo.

Cosa ha rappresentato il ruolo di Freddie Kruger per lei?

Beh, io adesso non starei facendo dei provini a delle bellissime attrici italiane se non avessi interpretato Freddie. Non avrei mai avuto queste possibilità, se non fosse stato per i miei impegni promozionali in Italia per la serie Visitors e ovviamente per la saga di Nightmare. Quindi, aver interpretato Freddie è stata un'ottima cosa per me.

Lei si sta preparando a girare un nuovo film, The Viji. Ce ne può parlare?

E' ispirato ad un racconto dello scrittore russo Gogol. Abbiamo ripreso molti personaggi, ma con dei cambiamenti rispetto alla storia originale, da cui abbiamo colto dei temi, mentre gli aspetti umoristici e la filosofia presenti sono stati eliminati. Nella storia originale, c'è una discussione tra gli studenti di un villaggio. Loro menzionano la nostra trama, così noi abbiamo preso quel riferimento e ci abbiamo costruito un film attorno. Un prete va in un villaggio dove cerca di salvare Alina, la figlia di un uomo ricco, che è stata colpita dalla maledizione di un angelo caduto, appunto il Viji, il guardiano del purgatorio, che è arrivato sulla Terra. Quindi, l'abbiamo elaborata e resa la trama della nostra storia.

Mario Bava ha realizzato un film ispirato allo stesso racconto, La maschera del demonio. La sua versione sarà a colori o in bianco e nero?

Devo dire che la storia funzionerebbe meglio con il bianco e nero. Il problema è che, come regista americano che vuole trovare un ampio pubblico, devi per forza girarlo a colori. Penso che sarà un mix di Kafka, espressionismo tedesco e della grande tradizione dei direttori della fotografia italiani che ammiro molto, in particolare Vittorio Storaro. Ma sono anche stato influenzato da classici come La Bella e la Bestia, Il gobbo di Notre Dame e Biancaneve.

Quali sono i suoi registi horror italiani preferiti?

Amo Mario Bava, ma ho un'adorazione incredibile per Dario Argento, che è un Dio per me. Mi ricordo che, all'inizio della mia carriera, tutti i supervisori degli effetti speciali di quel periodo lo conoscevano già molto bene. La prima volta che ho visto Suspiria, sono stato trasportato in un altro mondo ed è un momento che ricorderò per tutta la vita, come la prima occasione in cui ho visto Rosemary's Baby o Nightmare. Credo che rappresenti perfettamente la tradizione horror italiana, che può essere molto violenta ma anche decisamente artistica. E ritengo che Argento sia stato una grande ispirazione anche per Wes Craven, in particolare per la sua visione surreale.

E quali sono gli horror moderni che preferisce?

Alcuni anni fa, sono stato membro della giuria al Festival del Fantastico di Bruxelles assieme a  Christopher Lee e mi ricordo che siamo rimasti impressionati da alcune pellicole giapponesi come gli originali The Eye o Dark Water. Penso che fossero sufficientemente esotici e diversi da sedurmi. La prima volta che vedi film del genere, ti senti trasportato in un mondo alieno.

 

Vi abbiamo parlato del remake di Nightmare qui

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