L'America ha un nuovo nemico, non uno adatto ai tempi, diffuso e difficile da identificare come Al Qaeda, ma uno semplice, vecchio stile e chiaramente identificabile in un'unica nazione: la Corea del Nord.
Nonostante già in alcuni film (tipo G.I. Joe – La vendetta) sia cominciato a comparire il dualismo libertà/oppressione, tipico del nazionalismo americano (con la Corea del Nord come oggetto a cui opporsi), è in Attacco al potere che questa diventa ufficialmente la nuova nemesi (filmica) degli Stati Uniti.
Hollywood, è noto, racconta il paese a cui appartiene come un personaggio filmico, dotato di valori incrollabili, frasi ricorrenti e una concreta aderenza ad uno stereotipo ben preciso (uno dei nostri vale mille dei vostri, la libertà, l'ironia e il senso del divertimento ecc. ecc.) e ovviamente con una nemesi, di volta in volta interpretata da una nazione, una cultura o un'entità diversa, che per opposizione ne esalti...
Un instant-classic hollywoodiano che riprende molto action anni '80 e '90 all'insegna della nemesi statunitense del futuro: la Corea del Nord...
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