Il ritorno di David Gordon Green ai terreni dei suoi esordi è segnato da una storia produttiva poco convenzionale. Di questo nuovo film è nato prima di tutto il titolo, poi i luoghi di ripresa, poi sono venuti i due intepreti e infine la sceneggiatura, adattata da Either Way (film islandese che tra gli altri ha anche vinto il festival di Torino). Si racconta di due ragazzi, legati dall'essere l'uno il fratello della ragazza dell'altro, che lavorano al manto stradale in una foresta distrutta da un incendio. Sono praticamente da soli per giorni, vicino a loro si muove una sparuta umanità senza senso.
C'è poco da interrogarsi intorno a questo piccolo e curioso oggetto filmico. Il piacere di David Gordon Green pare essere tutto nell'aver messo a interagire e scontrarsi Emile Hirsch e Paul Rudd in una serie di situazioni nelle quali di continuo si scambiano i ruoli di vittima e carnefice, leader e scudiero della conversazione, mentore e allie...
Prima di vedere il nuovo film di David Gordon Green è meglio dimenticarsi le sue ultime commedie e ricordare più che altro le opere dei suoi inizi...
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