Comunque uscirà dalla serata di premiazione è evidente che Winter Sleep è uno dei film migliori di quest'edizione di Cannes e in assoluto una punta anche nella già straordinaria filmografia di questo regista turco. Chi non lo conosce farebbe bene a recuperarlo perchè è forse l'unico oggi in grado di ridefinire il concetto di "durata" di un film. Tutto nelle sue opere sembra gridare ad una lentezza esasperante, quando in realtà non si controlla mai l'orologio e soprattutto si rimane avvinti come davanti ad un thriller in cui la natura parla di concerto con gli uomini (siano le stagione di Il piacere e l'amore o le montagne di C'era una volta in Anatolia).

Questa volta il letargo del titolo va subito al punto della questione, senza nessun mistero su quale sia la chiave di lettura prediletta per le storie di questi personaggi legati da rapporti complessi. Come in un film di Asghar Farhadi infatti quel che anim...