Affezionato alle atmosfere dell'America del disagio "bianco" Derek Cianfrance, dopo la storia a due di Blue Valentine, gira un film diviso in tre, che mira a dipingere l'impossibile rapporto che lega le vite di tre uomini.

Inevitabilmente influenzato da Drive nel riprendere Gosling (Blue Valentine, che da noi è uscito poche settimane fa, è in realtà del 2010, quindi antecedente all'esplosione dell'attore con Refn), Cianfrance inizia il film con il lungo segmento riguardante il biker rapinatore, un pilota di pochissime parole e rapidità d'azione, abile con i mezzi e romantico quanto basta per ricordare il driver già interpretato dall'attore.

E' però con le altre due parti del film, quella sul poliziotto la cui vita cambia dopo l'incontro con il biker e quella del figlio del suddetto poliziotto (anch'egli legato in qualche maniera al primo personaggio) che il film prende quota, dimentica i debiti ...