Senza eccedere nelle consuete flatulenze (un po' ce ne sono, in fondo è il suo marchio di fabbrica) nè puntare sulle ossessioni sessuali (che pure ci sono, sebbene in dosi da educande) Noboru Iguchi con Dead Sushi centra il risultato molto più di quanto fatto in precedenza con Zombie ass.

Questa volta la parodia del cinema cinema horror di serie infima, perpetrata con le sue medesime armi (Iguchi è un regista da una media di 2 film l'anno), spinge sugli elementi tipici del genere, realizzando un film così perfetto, coerente ed estremo con le premesse (effetti speciali ignobili compresi) da essere un'inevitabile ed esilarante parodia di un genere che già di suo presta il fianco al ridicolo.

Sembrano infatti essere i valori veicolati da quel tipo di cinema, le consuetudini buoniste e la pigrizia di un cinema che dovrebbe (se non altro) essere sovversivo e invece spesso è più acquietante di quello mainstream, il bersagli...