Ha talmente tanti elementi dei film di Woody Allen da sembrare suo, in realtà si tratta di un'opera di John Turturro che a partire dal titolo (originale) Fading Gigolo, gira dalle parti del modo in cui Allen racconta le sue storie, o meglio orchestra i suoi pretesti per agitare personaggi scombussolati dall'assenza di senso del vivere. Ma addirittura anche nel mettere in scena, con l'economia di scene, i dialoghi camminando inquadrati in obliquo e l'uso del montaggio interno (come i personaggi entrano ed escano dall'inquadratura), tutto sembra ricordare un film di Woody Allen, come se la sua sola presenza da attore modificasse lo scenario filmico intorno a sè.

Eppure Turturro aveva dimostrato di avere una sensibilità propria, molto personale con i suoi precedenti film, di cui qua si intravede solo la sorprendente abilità con cui dirige se stesso, ovvero la conoscenza del proprio corpo, del suo funzionamento e di come sfruttarlo al megli...