C'è molta più programmatica serietà e complessità nello spunto di Giovane e bella di quanto poi non emerga da un film che si perde lentamente. Si comprende che Ozon vuole fare un discorso di ampio respiro sulla sessualità adolescenziale, ben esemplificato dal titolo (un raro caso di cinema autoriale con titoli da cinema di serie B), sulle verità della carne e del corpo, quelle che non passano per i processi logici del cervello ma rispondo solo alle premesse di essere "giovane e bella" e su quello che queste dinamiche possono dirci di tutto il resto, cioè degli altri rapporti sociali.
Per fare questo imbastisce la trama di una ragazza che dopo la prima esperienza sessuale con un quasi coetaneo che le piace decide di andare con uomini più grandi per denaro (come riesca ad iniziare non è un problema, non ci interessa, non è quello il punto). In questo Ozon sta molto attento a che il suo film non diventi ...
A partire dall'idea stessa di un corpo femminile giovane e bello Ozon dimentica presto il suo spunto e il suo film sembra trovare più senso in tutto quel che accade a margine della storia principale...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.