E' chiaro che ci vuol passione per il cazzeggio per andare a vedere I, Frankenstein. Ma tanta!

Ovvero per decidere che effettivamente ci si può divertire con la storia della creatura del barone Frankenstein che, dopo tutti gli eventi narrati da Mary Shelley, scopre che è in atto una guerra tra demoni e Gargoyle (una delle contrapposizioni più inedite di sempre), dove i primi sono il male e i secondi la rappresentazione in terra del bene, e che lui, in quanto corpo senz'anima, è ambito da entrambi, poichè se i demoni potessero replicare l'esperimento del barone e ottenere altre creature le riempirebbero delle anime di altri demoni eliminati dai Gargoyle componendo un esercito immenso.

Come se non bastasse il tutto ambientato ai nostri giorni, perchè la creatura ha vagato per centinaia d'anni senza morire arrivando fino alla modernità.

Insomma ci vuol coraggio e passione per il genere per appassionarsi a questa trama presa...