La commedia americana dell'ultimo decennio ha esplorato l'amicizia tra uomini in maniera inedita, ma è stato l'europeo Edgar Wright a farlo nella maniera migliore, con una potenza sentimentale che Hollywood ha lasciato intravedere giusto nel finale di Superbad.

Senza far spoiler La fine del mondo ha la grazia e l'originalità di chiudersi con la medesima morale di Stand by me ("Non ho mai avuto amici come quelli che avevo ad 8 anni. Ma del resto chi può dire il contrario?") ma senza bisogno di dirlo, solo con una fantastica immagine in stile Mad Max, in questo non allontanandosi per nulla (anzi!) dal commovente frame bromance che chiudeva il primo capitolo della trilogia del cornetto.

La storia di La fine del mondo è ben spiegata dal trailer e comunque è meglio ignorarla prima di cominciare a vedere il film, perchè una delle cose più importanti per la trama scritta da Wright e Pegg è palesemente il reiter...