Fin dalla locandina statunitense l'intenzione di Lo spaventapassere è chiara e potrebbe essere definita come nerdxploitation, cioè la volontà di sfruttare al massimo in qualsiasi situazione e senza eccessiva meticolosità nella scrittura, lo stereotipo del nerd creato intorno a Jonah Hill da molti degli ultimi film cui ha preso parte. Già da quel volto mezzo spiritato che richiama la medesima espressione nella locandina di Superbad è chiaro che Lo spaventapassere nasce sotto gli auspici peggiori. Ci vogliono però gli 81 minuti di durata per decretare che nemmeno la maestria di David Gordon Green l'ha potuto salvare.
La storia si racconta in due righe, come per i film con Franco e Ciccio. Jonah Hill, vive ancora con i suoi e ha difficoltà con le ragazze, accetta di fare da baby sitter a tre bambini (di cui uno adottato) proprio nella sera in cui rimediare un po' di droga potrebbe fruttargli del sesso, o almeno cos&igra...
Un film tutto ripiegato su Jonah Hill e il personaggio che altre opere gli hanno costruito addosso, incapace di un punto di vista interessante o originale su quello che racconta...
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