E' stranissimo il giro che sta facendo il cinema d'animazione.
Qualche decennio fa era in sè un genere, nonostante la sua definizione indichi un tipo di produzione e non un tipo di storie, lo stesso il monopolio Disney aveva fatto sì che anche i pochi prodotti indipendenti si adeguassero a quel tipo di racconti, scheletri narrativi e figure tipiche. Solo i giapponesi, essendo residenti su un altro pianeta, si discostavano.
Poi con la Pixar e soprattutto con la CG che abbassa i costi di produzione le cose sono cambiate (lentamente, se si guarda Toy Story non è troppo lontano dal modello Disney) e l'animazione ha smesso di essere un genere, sono arrivati Gli incredibili, Shrek, Rango, Coraline e una gran varietà di tipologie diverse di cartoni. Negli ultimi anni però il reparto si è fatto così abbordabile che ancora più studi hanno cominciato a fare cartoni, superando la fase di grande inventiva e replicando tutti i med...
Animazione un tanto al chilo, uguale a tutto il resto, intrattenimento dozzinale tarato su un pubblico generico, innocuo, privo di idee, ma poi inevitabilmente fluido e scorrevole, vedibile tanto quanto dimenticabile
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