Se il titolo di questo film vi ricorda l'omonimo blog poi diventato libro di Duchesne, alias Federico Baccomo, non è un caso. Baccomo infatti figura anche tra gli sceneggiatori di Studio Illegale (anche perchè il libro come il blog mancavano di una trama propriamente detta) assieme a Francesco Bruni (del quale davvero non si nota l'apporto o lo stile) e Alfredo Covelli.

Nonostante lo spunto non sia dei più propensi ad un adattamento Studio Illegale (il film) trova da subito una sua strada proprio attraverso le caratteristiche tipiche del cinema, cioè attraverso una messa in scena decisa e straniante. In una grande città moderna e semideserta, dove le poche persone che si notano in giro sono vestite tutte alla stessa maniera, si muovono dei personaggi anni '60. Sono vestiti come negli anni del boom, si muovono in un film dalla fotografia instagrammata per avvicinarsi alle foto di quegli anni e infine hanno l'arrivismo che il cinema di ...