Viene da Israele uno dei film più interessanti dell'anno. E' una storia nera di vendetta che sa impressionare, ma è anche così abile da contaminare di continuo il proprio incedere verso l'inferno di momenti di grande comicità che, come sempre in questi casi, non alleggeriscono ma addirittura appesantiscono la materia trattata.
C'è un assassino/stupratore di bambine in giro, la polizia è quasi certa di chi sia il responsabile ma non ha le prove necessarie, intanto continuano ad essere ritrovati corpi delle vittime senza le teste. Dunque un poliziotto violento e risoluto, il principale sospettato (dimesso e anonimo come appaiono i serial killer da M, il mostro di Dusseldhorf in poi) e il padre di una delle vittime sono le tre anime della trama, una letteralmente più violenta dell'altra.

Abbiamo già visto un tema simile al cinema, anche da poco (Prisoners), scoprendo come una situazione così estrema (non s...