C'è un problema con il cinema indiano di grande incasso (almeno per gran parte degli spettatori occidentali): nonostante spesso abbia valori produttivi di tutto rispetto e sia realizzato in maniera impeccabile ci appare inevitabilmente ingenuo, eccessivamente smielato e ricalcato su schemi così evidenti da risultare noioso (per non dire dell'umorismo che è troppo lontano dalla nostra sensibilità per divertire realmente).
 

The Lunchbox evita tutto questo.

Pur mantenendo un'anima indiana molto forte questo lungometraggio d'esordio di Ritesh Batra (fuoriuscito dal TorinoFilmLab), attenua le componenti più estreme del cinema indiano, applica un umorismo più occidentale, si proibisce l'uso di canzoni e in generale investe il racconto con uno spirito meglio digeribile dal resto del mondo. E il risultato è molto più che "digeribile", è qualcosa di interessante e bello.

Siamo dalle parti della c...