Non è per niente semplice l'ultimo film di Tsai Ming-Liang (l'ultimo sul serio perchè il regista ha detto che smette di farli), non semplice da seguire nè da comprendere, eppure misteriosamente efficace.
C'è un uomo che si guadagna da vivere reggendo cartelli, un lavoro infame sotto un tempo infame, vive con due figli ai limiti del vagabondaggio, si lavano in bagni pubblici e dormono in una casa abbandonata. Di giorno i bambini ciondolano in un supermercato dove entrano in contatto con una donna che si unisce al nucleo e in una notte di pioggia in riva al fiume capisce che il padre è inaffidabile e sembra voler prendere le redini di tutto. Non si diranno niente i due ma dopo aver fissato un dipinto su una parete in silenzio per diversi minuti si separeranno senza conciliarsi.
Stray Dogs è fatto di lunghi piani fissi, sequenze che durano diversi minuti riprendendo lo scorrere del tempo su un volto o semplicemente su un&...
Uno dei film più difficili audaci e rischiosi del concorso forse è uno dei migliori. Tsai Ming-Liang esagera e va alla radice di uno stile antinarrativo e anticommerciale per raccontare lo schifo umano...
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