Joker si appresta a diventare l’ennesima dimostrazione del fatto – lapalissiano a dire il vero – che il business cinematografico è un concetto relativo e che le cifre degli incassi vanno sempre lette dalla giusta angolazione tanto che la pellicola della Warner finirà per generare sostanzialmente gli stessi profitti di Avengers: Infinity War.

A fare “i conti in tasca” alla Warner è Deadline.

Le fonti del sito hanno calcolato che a fine corsa (tenendo conto della futura diffusione in TV e in home video e dei premi al regista e al protagonista), la pellicola con Joaquin Phoenix potrebbe generare utili pari a 464 milioni di dollari, cifra destinata addirittura a salire se il lungometraggio riuscirà a infrangere la soglia dei 900 milioni al box-office (attualmente è a quota 745). I numeri non sono così distanti dai 500 milioni di profitto ottenuti lo scorso anno da Avengers: Infinity War (su un botteghino superiore di poco ai due miliardi). Il film dei Marvel Studios è costato circa 500 milioni di dollari fra budget produttivo e spese di P&A e le percentuali sugli incassi dei vari talent coinvolti sono state decisamente cospicue. L’investimento per Joker è stato decisamente più contenuto – i numeri del budget viaggiano fra i 55 e i 70 milioni con una P&A costata fra i 100 e i 120. Deadline specifica che il lungometraggio della Warner non potrà però contare sul mercato cinese dove non verrà distribuito.

A seguire potete trovare la tabella con tutti i dati diffusi dalla popolare testata cinematografica americana:

 

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Joker, una selezione dei nostri approfondimenti sul film con Joaquin Phoenix:

La sinossi ufficiale:

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico cattivo, ed è un film autonomo originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

 

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