Il regista, che diresse il film del 1984, ha ammesso di non avere alcun interesse verso la pellicola:
Sono state diffuse le prime foto del nuovo Dune. Le hai viste?
Ho zero interesse in Dune.
Perché?
Perché quel film mi ha spezzato il cuore. È stato un fallimento e non mi diedero neanche il final cut. Ho raccontato questa storia un miliardo di volte, non è il film che avrei voluto fosse. Alcune parti mi piacciono molto, ma per me è stato un totale fallimento.
Non vedresti nessun altro adattamento di Dune?
Ho detto che ho zero interesse.
Parlando di quarantena, il regista afferma di stare molto bene:
Come ti stai adattando all’attuale situazione?
Molto bene. Mi piace l’isolamento.
Il lockdown non è diverso dalla tua vita quotidiana?
No. È molto piacevole, ho molti progetti sui quali posso lavorare da solo, non è un problema per me.
…e spiega che impatto sta avendo sui suoi progetti:
Il lockdown interrompe tutti i lavori che coinvolgono più persone. Ci costringe a fare da soli. Sto sperimentando con la musica. Posso sperimentare con qualsiasi tipo di film che posso realizzare al computer. E posso lavorare nel mio laboratorio da falegname, costruendo cose. Posso dipingere. Non si può fare un film e penso che non sarà possibile farlo per parecchio tempo: non potremo mettere insieme una troupe per lavorare in maniera normale. È troppo pericoloso, non penso potrò fare un film finché non ci sarà un vaccino.
Gira voce che tu stia lavorando a una serie tv segreta per Netflix.
Ci sono tanti rumour. Ho un progetto che si intitola What Did Jack Do? su Netflix proprio ora. È uno show con una scimmia. Vedetelo, potrebbe aiutarvi durante la quarantena.
E l’altra serie?
Sono rumour, ma posso dirvi che ora non sto facendo niente.
Quindi sono rumour falsi.
Anche fosse vero, al momento non sto facendo nulla.
[…] Se potessi scegliere faresti un film o una serie tv?
Una serie tv. Proprio ora. I film sono in difficoltà, tranne i blockbuster. I film indipendenti non hanno possibilità. Potrebbero uscire al cinema per una settimana, nella sala più piccola, e poi subito on demand o in blu-ray. L’esperienza cinematografica è andata, ora. Andata, ma non dimenticata.
[…] Escludi la possibilità di fare un nuovo film?
Mai dire mai. Ma amo l’idea di una storia lunga, e la tv via cavo al momento è la nuova arthouse. Ha totale libertà. Il suono non è lo stesso di un cinema, l’immagine non è così grande, anche se le televisioni sono sempre più belle, quindi c’è speranza. E poi hai la possibilità di raccontare storie lunghe, quindi secondo me è la nuova arthouse.
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