E' morto Mike Bongiorno
E' morto improvvisamente a Montecarlo Mike Bongiorno, una delle personalità più importanti della televisione italiana sin dai suoi albori e che ha avuto un ruolo fondamentale nell'avventura di Silvio Berlusconi della televisione privata...
Fonte: SkyTG 24
La notizia l'ha data per primo SkyTG 24: questa notte è morto improvvisamente nella sua casa a Montecarlo, a causa di un infarto, Mike Bongiorno. Conduttore televisivo e anche attore cinematografico, era nato nel 1924 a New York City da una famiglia di emigrati italiani: vi segnaliamo intanto la sua straordinaria vita così come riportata da Wikipedia."Mi dispiace molto, con lui scompare un pezzo di storia della tv": questo il commento di Silvio Berlusconi non appena appresa la notizia. Solo qualche mese fa il conduttore aveva reso noto che il suo contratto con Mediaset non era stato rinnovato a fine 2008, e così aveva firmato un contratto con il canale satellitare SKY per condurre 12 puntate di una nuova versione del suo celebre programma Rischiatutto.
Il fatto che un sito come Badtaste possa parlare di Mike Bongiorno dimostra la sua enorme influenza su tutta la vita italiana degli ultimi sessant'anni. Apparentemente, in effetti, potrebbe sembrare un personaggio televisivo, di cui di solito non ci dovremmo occupare su queste pagine. In realtà, come ben sanno i più attenti, Mike Bongiorno si è fatto valere anche sul grande schermo, spesso interpretando se stesso e la sua figura leggendaria di conduttore di quiz.Infatti, se tra il 1955 e il 1956 è stato impegnato come attore (e talvolta sceneggiatore) di pellicole che non hanno lasciato un segno indelebile (I miliardari, Il prezzo della gloria, Motivo in maschera, Ragazze d'oggi), decisamente più importanti sono state le sue partecipazioni nei panni di se stesso. Già nel 1956, aveva lavorato Totò, lascia o raddoppia, titolo che non lascia dubbi sulla trama della pellicola, ovviamente incentrata sulla trasmissione che all'epoca teneva incollati al piccolo schermo gli italiani. Inoltre, appare anche ne Il giudizio universale di Vittorio De Sica, pellicola del 1961 che praticamente comprende tutto il gotha del cinema italiano a livello di interpreti. Ed è pronto a ironizzare ospitando il concorrente Paolo Coniglio/Paolo Villaggio in Sogni mostruosamente proibiti.
Ma senza alcun dubbio la sua partecipazione più memorabile avviene in C'eravamo tanto amati, il capolavoro di Ettore Scola del 1974. In quell'occasione, interroga il concorrente Nicola Palumbo (incarnato da Stefano Satta Flores) sulla storia del cinema italiano. Come ricorderanno gli appassionati, le scene che lo coinvolgevano erano tra quelle più emozionanti della pellicola e Bongiorno diede un'ottima prova in un ruolo scritto in maniera anche crudele.
Insomma, se è vero che Mike Bongiorno ha cresciuto diverse generazioni di italiani con i suoi programmi, anche chi odia la televisione ha dei buoni motivi per ricordarlo. Sperando che oggi i direttori dei palinsesti siano intelligenti e ripropongano C'eravamo tanto amati...