Hollywood ricorda Stan Winston
Hollywood piange la scomparsa di Stan Winston, il guru degli effetti speciali morto domenica: ecco come lo ricordano James Cameron, Jon Favreau e Richard Taylor della Weta, che racconta un simpatico aneddoto...
Fonte: AICN
Dopo l'improvvisa morte di Stan Winston domenica, AICN ha deciso di realizzare un tributo in onore del Maestro degli effetti speciali contattando alcuni dei Grandi di Hollwyood con cui Winston ha lavorato: anche grazie alla sua opera alcuni dei lavori di queste persone sono entrati a far parte della Storia del Cinema.Uno su tutti James Cameron, per il quale Winston ha creato il look di Terminator e ha curato gli effetti speciali dei film della saga.
Un altro guru degli effetti speciali, Richard Taylor del Weta Workshop di Wellington, Nuova Zelanda, lo ha ricordato così:Perdiamo un grande artista, un uomo il cui contributo al cinema fantastico rimarrà impresso per sempre. Non c'è bisogno che io elenchi i personaggi immortali che grazie a lui e al suo team sono stati portati sul grande schermo. Conosciamo tutti il genio di Stan, il suo lavoro e i suoi lavori. Ma i fan non conoscevano quanto era grande sul piano umano. Intendo l'uomo vero - un uomo che sapeva bene che se pure la passione artistica può guidare la tua vita, bisogna sempre dedicare del tempo alla famiglia e agli amici. Era un buon padre, ha cresciuto due grandi ragazzi. Sua moglie per 37 anni, Karen, è stata vicino a lui sin dall'inizio, aiutandolo a realizzare le maschere per i primi film televisivi low-budget ai quali lavorò, ed è stata vicino a lui anche alla fine.
Un piccolo aneddoto su Stan.
Tania e io volevamo fare un viaggio a Los Angeles per incontrare alcune delle persone responsabili degli effetti speciali in molti film di Hollywood. Mandammo lettere a molti Workshop, e molto gentilmente le persone del KNB, come Rick Baker e Steve Johnson, ci invitarono a visitarli. Scrivemmo a Stan Winston e lui rispose gentilmente invitandoci a visitare lo studio. Partimmo per gli Stati Uniti e la mattina in cui dovevamo visitare gli Stan Winston Studio eravamo carichi di aspettative.
Purtroppo, quando ci presentammo all'entrata ci venne detto che a causa di nuovi progetti in corso non potevamo visitare lo studio. Eravamo molto tristi ma capimmo che in questo ambiente le situazioni cambiano molto in fretta. Parlammo con la receptionist che ci chiese da dove venivamo e a cosa stavamo lavorando. Quando citammo il fatto che volevamo imbarcarci nel remake di King Kong (progetto fallito poco dopo, nel 1996) con Peter Jackson, Stan passò lì vicino. Sentì questo pezzo di conversazione e ci fece entrare simpaticamente nel suo studio.
Passammo le due ore successive in sua compagnia, visitando tutti i reparti, incontrando assieme a lui tutte le persone di cui avevamo letto negli articoli di Cinefex, e vedemmo un mucchio di cose interessanti.
La visita fu veramente entusiasmante. Alla fine del tour Stan cercò di mostrarci il suo showreel, ma qualuno aveva manomesso il sistema audio-video e così lui si scusò tantissimo, ma poco dopo per fortuna riuscimmo a sistemare la cosa e a vedere assieme a lui i suoi migliori lavori.
E' stata l'unica volta che ho incontrato Stan, ma furono poche meravigliose ore passate assieme a una persona entusiasta che ci trattò da pari e condivise volentieri il suo tempo e le sue conoscenze. Da parte di tutto il Weta Workshop di Wellington, Nuova Zelanda, mandiamo le più sincere condoglianze alla famiglia di Stan e al suo team.
Infine, anche il regista Jon Favreau ha voluto ricordare Winston: con lui aveva recentemente lavorato proprio alla progettazione dell'aspetto di Iron Man.
Era un gigante. Ringrazio Dio di averlo conosciuto. Ho lavorato con lui sia a Zathura che a Iron Man. Aveva molta esperienza ed è stata una guida per me, senza che perdesse mai il suo entusiasmo da bambino.
Era un re nell'integrare effetti speciali fisici e digitali assieme, senza mai perdere la sua importanza nel campo persino in una industria che cambia così velocemente. Sono orgoglioso di aver lavorato con lui, e stavamo pensando a future collaborazioni. Sapevo della sua malattia, ma non immaginavo che la situazione fosse così grave. Hollywood ha perso una stella che brillava.