Dopo Star Wars: L’ascesa di Skywalker e in attesa di apparire sul grande schermo (o in streaming) in Chaos Walking, Daisy Ridley ha trovato il suo prossimo progetto.

Si tratta di adattamento cinematografico del romanzo di Glenn Stout arrivato in Italia con il titolo La ragazza del mare.

Il film sarà diretto per Disney+ da Joachim Rønning, uno dei due registi di Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar e al timone per Maleficent: Signore del male, su una sceneggiatura di Jeff Nathanson. La storia sarà quella di Gertrude “Trudy” Ederle, la prima donna ad attraversare la Manica a nuoto nel 1926.

Alla produzione ci saranno Jerry Bruckheimer e Chad Oman.

Ecco la sinossi del romanzo edito da Rizzoli:

Attraversare a nuoto il Canale della Manica è come scalare l’Everest. In quei trenta chilometri infuria incessante la battaglia tra il Mare del Nord e l’Atlantico, e il nuotatore che voglia rischiare l’impresa deve fare i conti con maree imprevedibili, correnti impetuose, acque gelide e condizioni atmosferiche mutevoli e infide. Trudy Ederle è stata la prima donna a compiere la traversata, nell’agosto del 1926, quando solo cinque uomini erano riusciti a vincere quel tratto di oceano. Lo ha fatto anticipando di oltre due ore il primato maschile e portando definitivamente alla ribalta il crawl americano, oggi lo stile libero conosciuto da tutti; lo ha fatto a poco più di vent’anni dal naufragio del General Slocum, la nave in cui centinaia di donne morirono a pochi metri dalla costa di New York, perché nessuna di loro sapeva nuotare; lo ha fatto a dispetto della sordità che l’accompagnava fin da bambina, e che ha sempre ostacolato il rapporto con gli altri. Lo ha fatto, infine, nonostante le sconfitte e le avversità, dimenticando l’insuccesso alle Olimpiadi di Parigi e il tentativo di avvelenamento subito durante la prima traversata. Trudy Ederle è stata una campionessa, una pioniera, un simbolo, un modello: ha demolito record e pregiudizi, sfidando le onde dell’oceano e i più grandi atleti della sua epoca, superando lo scetticismo di chi pensava che lo sport fosse affare da uomini e regalando alle ragazze di tutto il mondo la consapevolezza che tutto era possibile.

Fonte: Deadline

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