Larry Flynt è morto: addio re del porno fondatore di Hustler

Larry Flynt è morto a 78 anni a Los Angeles mercoledì mattina: addio all'editore di Hustler al centro del celebre film di Miloš Forman

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Larry Flynt è morto: a dare la notizia TMZ, che conferma che l'editore statunitense si è spento a 78 anni mercoledì mattina a Los Angeles per un arresto cardiaco.

Fondatore della rivista Hustler nel 1974, ha creato un vero e proprio impero nell'industria dell'intrattenimento per adulti tra pubblicazioni e canali televisivi, diventando in breve tempo popolarissimo ma anche finendo al centro di numerosi scandali e cause legali. Le prime accuse arrivarono nel 1976, da parte di Simon Leis, che guidava un comitato anti-pornografia: Flynt venne condannato a una pena dai 7 ai 25 anni di prigione per oscenità e crimine organizzato, ma passò solo sei giorni in prigione. La sentenza venne poi ribaltata in appello. Nel 1983 finì in prigione per sei mesi dopo aver oltraggiato la bandiera durante un processo. Nel 1988 la Corte Suprema gli diede ragione nella causa Hustler Magazine v. Falwell, intentata nel 1983 dal Reverendo Jerry Falwell dopo una parodia su di lui pubblicata dal magazine.

Molte delle sue battaglie legali riguardanti il primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti sono state raccontate nel film del 1996 Larry Flynt - Oltre lo scandalo (The People vs. Larry Flynt), diretto da Miloš Forman e co-prodotto da Oliver Stone, nel quale Woody Harrelson interpretava il celebre editore (venne nominato all'Oscar). Lo stesso Flynt compariva nel film in un cammeo, nei panni di un giudice dell'Ohio e come membro della giuria in una scena.

Nel 1978 venne colpito in una sparatoria dal serial killer Joseph Paul Franklin: il tentato omicidio lo lasciò paralizzato dalla vita in giù, e da allora Flynt rimase in sedia a rotella soffrendo costantemente di dolori e problemi medici. Nel 1984 tentò la corsa alla presidenza degli Stati Uniti, e nel 2003 provò a correre per il ruolo di Governatore della California.

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