Metal Gear Solid, Jordan Vogt-Roberts vuole abbracciare tutta la "stranezza" del gioco
Jordan Vogt-Roberts ha le idee chiarissime su quello che vuole ottenere dall'adattamento di Metal Gear Solid...
Gli esiti della chiacchierata sono però stati resi noti dal sito solo qualche giorno fa.
Ecco cosa ha dichiarato:Il filmmaker prosegue:Sai, il bello di Metal Gear, nonché la ragione per cui devo davvero dare riconoscere i doverosi meriti allo studio, sta tutta nel fatto che quando abbiamo parlato del film ho detto loro "Dobbiamo riconoscere che è un materiale strano". Dobbiamo riconoscere il fatto che ci sono elementi sovrannaturali e horror. Che ci sono bizzarrie e idiosincrasie prettamente giapponesi che incorniciano questo mondo molto serio, quindi dobbiamo dialogare direttamente con questi ingredienti, far sì che sia una produzione unica perché sarà effettivamente basata su tutto ciò. E il mondo s'innamorerà del film proprio per questo e non perché l'avremo trasformato in qualcosa di differente.
Quello che intendo fare è cercare di ricreare un'esperienza cinematografica in grado di farvi provare quello che sentite quando giocate. Tradurre quelle sensazioni che nascono dall'esperienza di gioco e trasportarle da un contesto attivo come quello videoludico a quello passivo del vedere un film [...] C'è voluto parecchio tempo per far quadrare il cerchio nei cinecomic e ora... faccio parte di una generazione di filmmaker cresciuta con i videogiochi, fa parte di noi, del nostro DNA [...] Molti degli adattamenti di videogame usciti finora non sono riusciti a riproporre quelle sensazioni che provi quando te ne stai per i fatti tuoi a giocare per sei ore consecutive.
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