Michael Moore contro Wall Street
Il sequel di Fahrenheit 9/11 ha cambiato faccia: Michael Moore ha infatti annunciato di aver modificato il suo progetto, che ora è dedicato alla crisi finanziaria e alla fine dell'imperialismo USA...
Fonte: THR
Michael Moore è molto attento all'attualità quando fa i suoi documentari di denuncia. Fahrenheit 9/11, ad esempio, è stato realizzato in tempo per le elezioni americane del 2004; Bowling for Columbine partiva da un drammatico evento di attualità per parlare del problema delle armi negli Stati Uniti.Ebbene, ovviamente l'attuale crisi finanziaria ed economica non lo ha lasciato indifferente, e anzi gli ha fatto cambiare i piani sul suo prossimo documentario: annunciato a maggio, doveva essere un sequel diretto di Fahrenheit 9/11. Ma parlando all'Hollywood Reporter, Moore ha recentemente aggiornato sulla sua lavorazione spiegando che non parlerà più della politica estera americana e del lascito disastroso dell'amministrazione Bush, ma sarà concentrato sulla fine dell'imperialismo americano, sulla crisi finanziaria globale, su Wall Street e il sistema finanziario corporativo americano, con un occhio anche su Lehman Brothers e le azioni del tardo governo Bush Jr.
Sembra che il cambiamento a metà produzione sia stato deciso quando Moore si è reso conto che i Repubblicani avrebbero perso le elezioni di novembre. Questo fatto lo ha convinto che il suo nuovo film sarebbe stato l'ultimo della serie di documentari aperta con Roger & Me (dedicato alla General Motors), e una conclusione concettuale proprio di questo suo primo documentario: come a chiudere un arco.Moore sta "girando febbrilmente" il film - ancora senza titolo - e spera di poterlo far uscire già nella primavera 2009: Paramount Vantage e Overture hanno i diritti di distribuzione. Le riprese erano iniziate da tempo - il regista raccoglie materiale dai primi di giugno, e ha già pronto il finale, al contrario di molti documentaristi.