Pieces of a Woman: il cast parla di Shia LaBeouf
USA Today ha chiesto al cast e al regista di Pieces of a Woman un parere su quanto accaduto con Shia LaBeouf dopo la fine del 2020
Leggi anche: Il vero motivo per cui Shia LaBeouf ha lasciato Don’t Worry Darling: è stato licenziato da Olivia Wilde
Mundruczó: Queste sono accuse serie e sono difficili da reggere. Leggere tutte le testimonianze mi ha riempito il cuore di dolore e tristezza. Credo che tutte le persone debbano sentirsi libere di poter parlare e raccontare le loro storie. E io sto dalla loro parte.
Burstyn: Mi ha sempre mostrato grande rispetto, lo sentivo, sapete, era una persona tenera, avvertivo la sua sensibilità. Per quanto riguarda il resto dei suoi problemi non spetta a me giudicare.Kirby: Ho avuto un rapporto professionale con lui come con tutti. La cosa importante, ripensando al film, è che si tratta della storia di Kata e Kornél per certi versi. Sapere che Kata sia riuscita a rinunciare al suo silenzio con un argomento così duro, visto che c'è così tanto silenzio e senso di vergogna attorno a questa cosa... è bello sapere che ci sia riuscita. Sapevamo tutti fin dall'inizio cosa ci fosse in gioco.
Ricordiamo che lo scordo dicembre l’attrice e cantante FKA Twigs aveva fatto causa all’attore accusandolo di percosse e abusi, e tra le altre cose anche di averle trasmesso consapevolmente una malattia venerea. I due si erano frequentati per circa un anno dopo le riprese di Honey Boy.
Successivamente, Netflix ha rimosso il nome di LaBeouf dalla campagna promozionale per i premi Oscar del film Pieces of a Woman diretto da Kornél Mundruczó (per cui Vanessa Kirby ha vinto la Coppa Volpi a Venezia).