Punto di non ritorno è uno dei film più discussi di Paul W.S. Anderson perché, dai giorni in cui arrivò al cinema nel 1997 ottenendo uno scarso successo commerciale, è poi diventato un vero e proprio cult. Nel corso degli anni i fan hanno sperato nella distribuzione in home video di una versione estesa visto che la pellicola venne pesantemente ritoccata dallo studio.

Anderson ha già spiegato di recente qual è l’unico motivo per assistere alla sua versione originale:

Ci sono pezzetti e pezzettini di Punto di non ritorno che, ogni tanto, scappano fuori, magari in una VHS qua e là. Credo però che, sfortunatamente, la maggior parte di quello che è stato tolto dal film sia andato perso. Ci sarebbe una sola maniera per ricreare il montaggio ormai perduto di Punto di non ritorno, quello che avevo proposto allo studio ed era stato rifiutato perché rimasero spaventati dal suo essere troppo estremo: girare nuovo materiale. E chi può dire cosa accadrà in quest’epoca fatta di Snyder Cut? Dai Paramount, fatti avanti, ho solo bisogno di un po’ di budget e poi posso girare quello che mi serve con Joely Richardson, Lawrence Fishburne e Jason Isaacs. Un po’ di ringiovanimento digitale e possiamo girare tutto.

Di Punto di non ritorno esisteva, inoltre, una versione molto più violenta, densa di tutte le sequenze girate dal regista di seconda unità. Jason Isaacs ne ha parlato di recente paragonando l’esistenza della presunta versione violenta del film al 5G o ai microchip di Bill Gates, spiegando che pensarci è “una perdita di tempo“.

Del materiale aggiuntivo furono usati soltanto dei flash nella versione finale:

[Quel regista di seconda unità] ha fatto cose che, senza dubbio, non erano a norma di legge. E di certo andavano contro al codice etico e professionale dei sindacati. C’erano attori porno, persone con arti amputati, gente esperta di sadomaso. Si facevano un bel po’ di cose lì. Ogni tanto arrivava sul nostro set con uno sguardo da veterano della guerra in Vietnam e diceva: “Non avete idea di quello che ho visto stamattina”. Hanno girato un sacco di quella roba.

La versione finale del film, ricordiamo, dura 97 minuti. Anderson aveva prodotto un montaggio di 130 minuti all’epoca che venne pesantemente rimaneggiato, ma ha ammesso che la sua “director’s cut” si assesterebbe intorno ai 106.

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