Il ringiovanimento digitale è più frequente di quanto gli spettatori sappiano, secondo un esperto
Il ringiovanimento digitale è più frequente di quanto gli spettatori sappiano, secondo un esperto di effetti visivi
L'espero e produttore di effetti visivi Matt Panousis ha spiegato, durante il podcast The Town with Matthew Belloni, che il ringiovanimento digitale a Hollywood è più frequente di quanto ci si aspetti, arrivando a coprire circa l'80% delle produzioni.
Sebbene a far rumore siano i ringiovanimenti di decine e decine di anni, quelli più frequenti sono in realtà quelli a fini estetici, secondo Panousis.Ecco un estratto dalla conversazione:
Matt Belloni: Parliamo un attimo di ringiovanimento digitale, perché lo spettatore medio ne conosce uno in particolare, quello per personaggi come Indiana Jones nel prossimo film, che contiene sequenze con un giovane Harrison Ford, che hanno ringiovanito con questa tecnologia. La gente oramai ha capito che si può fare. Quello che non sanno, però, è che la stella del cinema che seguono, che ha tra i 60 e 65 anni, probabilmente ha avuto qualche ritocco [digitale] di cui non sono a conoscenza. Dimmi quanto è frequente questa cosa.
Matt Panousis: Molto, molto frequente. […] Lo chiamiamo trucco digitale, digitale estetico. Quando parliamo di ringiovanimento o invecchiamento parliamo di 15-20 anni da entrambi i lati dello spettro, che viene fatto per motivi narrativi, come un episodio flashback. Il grosso del lavoro è invece un intervento di carattere estetico e in generale questi coprono probabilmente l'80-85% delle attuali produzioni a Hollywood.