È stato il regista e co-sceneggiatore di Songbird, Adam Mason, a rivelare che il produttore della pellicola, il ben noto Michael Bay, ha in realtà diretto svariate scene del thriller pandemico che debutterà questi giorni negli Stati Uniti in Pvod. In una chiacchierata fatta con Cinemablend ha spiegato:

Tutti noi ci siamo ritrovati a vivere un anno straordinario e terrificante. Parlando da filmmaker, posso dire che ci ha messo di fronte a scelte complicate. Stare a casa, senza poter andare sul set. Penso che per Michael bay, uno degli aspetti più interessanti fosse semplicemente la nostra possibilità di tornare al lavoro mentre nessuno lo stava facendo, specie nell’industria cinematografica. Per noi il più grande incentivo è stato già il rispondere alla domanda “Come possiamo tornare al lavoro?” […] È stato incredibile vederlo in azione, dietro alla macchina da presa con addosso i vari dispositivi di protezione individuale. Ha lavorato a un sacco di scene d’azione, quelle in bici, quelle con la gente armata. Ovviamente Michael Bay ha avuto un sacco di input ed è stato estremamente coinvolto anche nella fase di post-produzione. E io mi sono ritrovato a vivere in prima persona l’esperienza della scuola di cinema di Michael Bay per circa cinque mesi. Una roba mediamente grandiosa. Ci sono alcune robe che m’hanno colpito molto. Per prima cosa: su un set, non ho mai visto nessuno con un livello di passione analogo. Non so perché, ma avevo questa idea dei registi di successo che se ne stanno semplicemente seduti davanti ai monitor a bersi un cappuccino. Lui invece è sempre in prima linea, con una macchina da presa in mano. È come se stesse guidando una truppa, un modo di fare che ammiro visto che, per certi versi, è un modus operandi che mi appartiene, visto che ho un background da regia “guerilla” […] Poi c’è il capitolo post-produzione, la maniera in cui lavora al montaggio e concepisce la narrazione stessa, altri aspetti che mi hanno affascinato moltissimo.

Protagonisti del film KJ Apa (Riverdale) e Sofia Carson (Feel the Beat), affiancati da Demi Moore, Bradley Whitford, Craig Robinson, Jenna Ortega, Paul Walter Hauser e Peter Stormare.

Il regista e co-sceneggiatore Adam Mason ha definito Songbird una specie di “Romeo e Giulietta”. È ambientato in un prossimo futuro, il 2024, in cui il mondo è ancora in ginocchio – e in lockdown – a causa delle mutazioni del COVID.

SONGBIRD: LA TRAMA

Raccontato attraverso lo sguardo dei protagonisti, Songbird è ambientato due anni nel futuro, quando il lockdown è tornato in vigore a causa di un virus molto grave che continua a mutare. In un tentativo maldestro di contenere la malattia, la città è stata divisa in due, tra chi è malato e chi è sano. Il film è incentrato sulle vicende di un lavoratore del pronto intervento (Apa) che ha una rarà immunità e fa il fattorino consegnando beni e speranze in giro per la città. Come la maggior parte della popolazione, la sua ragazza (Carson) è blindata in casa, e la coppia non può fisicamente stare insieme.

Per stare con la persona che ama, il nostro eroe dovrà sfidare la legge marziale, vigilanti sanguinari e una famiglia potente e piena di contatti, guidata da una matriarca (Moore) che non si fermerà davanti a nulla per proteggere la sua famiglia e mantenere il suo stile di vita.

Songbird è una storia sulla resilienza dello spirito umano e l’idea che valga la pena combattere per la speranza.

La fotografia è di Jacques Jouffret (La notte del giudizio), le scenografie di Jennifer Spence (Paranormal Activity, Annabelle).

Che ne dite di questi aneddoti sul contributo di Michael Bay a Songbird? Ditecelo nei commenti!

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