Negli ultimi giorni si sono susseguiti rumour, indiscrezioni, smentite e poi conferme circa le condizioni di Armie Hammer, attore di film come Chiamami col tuo nome, Mine, Assassinio sul Nilo e The Lone Ranger, travolto da una serie di scandali, indagato per stupro dalla polizia di Los Angeles (senza che siano mai state formulate accuse formali) e alla fine a quanto pare trovato a lavorare come amministratore di multiproprietà in un albergo delle Isole Cayman (dove vivono la moglie con i figli) dopo essere stato abbandonato dalla sua agenzia WME e licenziato da Shotgun Wedding con Jennifer Lopez, dal thriller Billion Dollar Spay, dallo spettacolo di Broadway The Minutes e dalla serie Paramount The Offer.

Ora Vanity Fair getta nuova luce sulla situazione dell’attore, citando varie fonti informate dei fatti e spiegando che è stato l’intervento di Robert Downey Jr. a convincerlo a entrare in riabilitazione. Downey Jr. ha ben noto passato di lotta contro le dipendenze, ed è stato proprio lui a pagare per i quasi sei mesi di riabilitazione in una clinica di nome The Guest House in Florida (che si occupa principalmente di clienti che hanno “stili di vita molto stressanti o ad alta visibilità come uomini d’affari, politici o professionisti del mondo dell’intrattenimento”).

Hammer ha completato la riabilitazione a dicembre, e da allora ha vissuto lontano dai riflettori alle Cayman passando del tempo con la sua famiglia, grazie al sostegno della moglie Elizabeth Chambers (che si sarebbe comunque allontanata da lui). Dopo la diffusione delle notizie sul suo nuovo lavoro, tuttavia, l’attore ha lasciato le Cayman assieme alla famiglia e si è recato a Malibu, in una proprietà di Downey Jr., che continua a sostenere il percorso di riabilitazione di Hammer.

Non è da escludere un ritorno, in futuro, dell’attore a Hollywood: lo stesso Downey Jr., ricordiamo, è stato protagonista di un vero e proprio percorso di redenzione nella sua carriera dopo che nel 1996 è stato fermato dalla polizia e trovato in possesso di stupefacenti e di una pistola (scarica). Dopo un anno di prigione e un altro arresto nel 2001, l’attore è rimasto senza lavoro e senza casa, ed è entrato in riabilitazione. All’epoca fu Mel Gibson a sostenerlo e contribuire al suo ritorno sulle scene.

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