Fonti: Luca Giovannardi

Si è tenuta ieri sera a Bologna la conferenza di Joe Letteri, Visual Effects Supervisor di Avatar alla Weta Digital, dedicata al making of del kolossal 3-D di James Cameron

Un nostro lettore è riuscito a entrare e a seguire l'incontro, e ci ha inviato un interessante reportage. Dopo alcune righe spese a raccontarci le peripezie per entrare (e scagliandosi contro la disorganizzazione con cui il Future Film Festival pare abbia gestito l'evento, visto che a quanto pare nessuno si aspettava una partecipazione così massiccia – come ci scrive ironicamente: "in fondo si tratta solo di un'anteprima esclusiva con il supervisore agli effetti di quello che e' da poco diventato un film da guinness, chi si poteva immaginare che riempissero uno sgabuzzino da 150 posti?"), Luca ci racconta cosa ha visto:

La location e' infatti la sala forse piu' piccola di quel bel complesso che e' Palazzo Re Enzo. Piccola e interrotta da due robuste colonne che spezzano la visuale. La mia visuale. Cedo il posto e mi butto per terra, di lato.

Davanti a me mr. Letteri attende. Due minuti di foto poi le macchine vengono spente e la presentazione comincia.

Ora, mi sarebbe piaciuto tornare con qualcosa di corposo ma c'e' da dire che il lancio di Avatar e' stato condito con una mole tale di speciali ed anteprime che niente di cio' che e' stato detto lo si potrebbe definire notizia, ma fa davvero piacere ascoltare la narrazione del processo di produzione direttamente dalla bocca che ha supervisionato il tutto, con quella sicurezza ed ironia che solo gli americani riescono a mantenere ma soprattutto con un punto di vista personale della cosa.
Si inizia dall'environment, la realizzazioni degli ambienti, per introdurre anche il concetto delle tecniche stereoscopiche. Quasi ogni clip viene riprodotta 4 o 5 volte per illustrare ogni passaggio: dal recitato, alla visuale stereoscopica in tempo reale delle cineprese, alla bassa risoluzione, all'aggiunta del capturing e la resa finale.
Devo dire che prima di oggi non mi ero reso conto quanto comunque gia' la cinepresa stereoscopica per quanto a bassa risoluzione possa muoversi in un ambiente gia' cosi' complesso da prevedere porzioni di fogliame per permettere a Cameron di abbozzare sin da subito le inquadrature piu' suggestive per, ad esempio, la presentazione di Neytiri.

Ci spiega il lungo studio che ha preceduto la realizzazione delle piante di Pandora, le foto campione dal reale e le loro modifiche e l'integrazione e ci spara una clip di potenza inaudita sulla decomposizione di una scena (l'incontro tra jake e il primo Titanothere) per mostrare le centinaia (migliaia?) di modelli digitali presenti in una sola inquadratura nella vegetazione. Si continua con le montagne volanti e di nuovo il processo dai concept alle foto allo schermo.

Ancora piu' interessante il notturno e la bioluminescenza con molte clip in alta risoluzione che mostrano la differenza degli ambienti senza tale, stupefacente effetto. A quanto pare l'idea venne a Cameron durante una battuta di caccia subacquea, idea che ha poi preteso di trasporre in un ambiente terreno. Sono davvero molte le sfumature tratte dal mondo sottomarino nella concettualizzazione tanto di Pandora quanto della sua fauna che avendo legato il nome di Cameron nell'infanzia a film come Abyss non ho potuto non fantasticare su di un vero e proprio amore del regista per il subacqueo.

L'acqua infatti e' tra gli effetti piu' stupefacenti mostrati nella prima parte. Come spiega Letteri la scelta di telecamere stereoscopiche ha impedito di utilizzare fusioni tra riprese digitali e reali e tutta l'acqua presente nel film e' frutto di simulazioni renderizzate a computer. Schermate di cascate digitali mi passano davanti agli occhi ed io stesso fatico a crederci. Le stesse mastodontiche ondate che si schiantano sulle scogliere di Pandora non sono altro che milioni di particelle che hanno impiegato il rendering un'intera settimana. Semplicemente fantastico.

Si procede con i fuochi ed esplosioni, con i Banshee e i Tanathor, con i Samson, con gli AMP suit arrivando infine al cuore di questo dietro le quinte: i personaggi e il capturing. Anche qui niente di nuovo, ma semplicemente si entra piu' nel dettaglio. Ci vengono mostrati i lavori dello studio di Stan Winston sulle espressioni facciali, le prove degli animatori (sempre presenti ed osannati dallo stesso Letteri), le prove di colore e di luce e di integrazione col girato e le comparazioni di verosimiglianza col recitato.

Zoe Saldana domina in questa parte ricevendo fin troppi complimenti dal supervisor. Letteri trasuda esperienza da tutti i pori e non manca di sottolineare l'importanza del lavoro degli attori e della loro partecipazione, cosi' come degli animatori stessi, allontanando lo spettro di un automatismo dell'industria cinematografica. Professionale ma alla mano, sembra la classica persona con cui andresti volentieri a cena fuori ma che mai vorresti come datore di lavoro. Simpatiche le frecciatine su Cameron e sulla sua costante presenza. Deve averli fatti sgobbare parecchio 😛

E' probabile che molto di quanto visto verra' riproposto su dvd ma e' stato davvero un piacere assistere all'evento.

Nel cast di Avatar, oltre al protagonista Sam Worthington, anche Giovanni Ribisi, Zoe Saldana, Sigouney Weaver, Michelle Rodriguez, Joel David Moore, CCH Pounder, Peter Mensah, Laz Alonso, Wes Studi e Stephen Lang.

Avatar è uscito il 18 dicembre 2009 negli USA, da noi il 15 gennaio 2010.

Trovate tutte le informazioni sul cast, la trama, i poster e i video sul film nella nostra scheda. 

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