Probabilmente ricorderete le polemiche che hanno visto coinvolti, a distanza, la figlia di Bruce Lee e Quentin Tarantino.

Quando, nell’estate del 2019, C’era una volta a Hollywood arrivava nelle sale c’era chi, come Debra Tate, la sorella di Sharon, lodava l’operato di Margot Robie nei panni dell’attrice e quello del regista/sceneggiatore Quentin Tarantino ma anche chi, come Shannon Lee, criticava con una certa veemenza la rappresentazione che, di suo padre, veniva data nella pellicola nella scena in cui lui si dimostra dapprima uno sbruffone che poi viene atterrato dal Cliff Booth di Brad Pitt (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Il regista aveva dapprima spiegato che quello nella sua opera era un “Bruce Lee di fiction” e poi, dopo che alcuni hanno continuato a esprimere delle lamentele, ha chiuso la questione con un emblematico “Si fo**ano” (ECCO I DETTAGLI). Un’uscita che aveva portato Shannon Lee a rilasciare un’altra dichiarazione ancora.

E della questione “Bruce Lee secondo Quentin Tarantino” Shannon Lee ha nuovamente parlato co, Telegraph a cui spiega:

Non ho mai incontrato [Tarantino, ndr.]. Non so che problemi abbia con mio padre. Chiaramente, pensa che mio padre sia cool, perché ha preso parecchio spunto da lui. Ma allo stesso tempo, credo che gli siano state raccontate molte storie da persone che hanno incontrato mio padre e hanno avuto una reazione negativa. Gente che magari lo ha trovato eccessivamente sicuro di sé o arrogante. Devo dire che, nella mia esperienza, sono aneddoti che provengono principalmente da uomini bianchi. Penso che Quentin abbia magari ascoltato molte di quelle storie e le abbia prese per vere. Penso molte persone potrebbero aver considerato mio padre come presuntuoso.

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C’era una volta a Hollywood, la scheda del film.

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FONTE: Telegraph

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