Fonte: Repubblica.it

Oreste Lionello è morto a Roma dopo una lunga malattia, all'età di 81 anni.

Sarebbe semplice ricordare Oreste Lionello come la storica voce di Woody Allen. E' indubbio che la popolarità dell'attore e regista americano nel nostro Paese devono molto a Oreste Lionello, anche se (o forse proprio per questa ragione) il suo tono non era molto simile alla voce originale. Ma in questo lavoro Lionello ha creato qualcosa di nuovo, una voce caratteristica e inconfondibile tra mille altre.

Ma come doppiatore Lionello è stato impegnato con tanti altri interpreti importanti in film storici, da Gene Wilder (compreso il capolavoro Frankenstein Junior), Michel Serrault (Il vizietto), Peter Sellers (Il dottor Stranamore), Charlie Chaplin (la nuova versione de Il grande dittatore) e tantissimi altri, come si può scoprire nella pagina che gli ha dedicato Antonio Genna.

Peraltro, la sua voce al cinema si è sentita in tanti film importanti, come Per un pugno di dollari, Amarcord e Casanova di Federico Fellini, oltre che nel cartone Vip, mio fratello superuomo.
Tuttavia, non va dimenticato il suo impegno come attore tout court, che lo ha visto coinvolto non solo in tante commedie (La signora gioca bene a scopa?, La pretora, Per amore di Poppea, fino ad arrivare al recente No problem di Salemme), ma anche in fondamentali titoli horror all'italiana, come Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento o Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?

Il grande pubblico lo conosce soprattutto per il lavoro con Il Bagaglino, il celebre gruppo teatrale che aveva fondato negli anni sessanta e in cui aveva imitato tanti personaggi importanti, tra cui soprattutto Giulio Andreotti

Ecco una delle sue prove di doppiaggio più celebri, il Discorso all'Umanità del Grande Dittatore, nel quale doppiava Charlie Chalpin:

 

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