Alcune settimane fa vi abbiamo parlato della censura cinese di Fight Club, lo storico lungometraggio di David Fincher tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk interpretato da Brad Pitt, Edward Norton ed Helena Bonham Carter.

Il finale originale dell’opera, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, era stato alterato visto che al posto delle sequenze finali compariva un disclaimer in cui era possibile leggere una conclusione alternativa.

Dopo poco tempo dalla diffusione della notizia, poi, il finale era stato ripristinato, con lo scrittore dell’opera originale che aveva prima commentato ironicamente la vicenda e poi aveva aggiunto, come potete leggere nel nostro articolo, che paradossalmente il finale cinese era più in linea con quello del romanzo.

Anche David Fincher, regista del film, ne ha parlato con Empire Magazine:

È buffo pensare che le persone che hanno scritto il finale alterato in Cina abbiano letto il libro, visto che ci va molto vicino. Quello che sappiamo è che una compagnia ha chiesto alla New Regency i diritti per mostrarlo in Cina con un contratto che diceva: “Dovete capire che potrebbero essere fatti dei tagli per questioni legate al visto censura“. Nessuno ha mai detto: “Se non ci piace il finale, possiamo cambiarlo?“. Adesso quindi è nata una questione su cosa significhi “operare dei tagli“.

Ha poi aggiunto:

Se non vi piace questa storia, perché chiedere i diritti del film? Non trovo sensato quando la gente dice. “Sarebbe bellissimo avere il tuo titolo sul nostro servizio… vogliamo solo che sia un film diverso“. Quel caz*o di film ha 20 anni, non è che è noto per essere un film super coccoloso.

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