Fonte: Insomniac Times

E' interessante vedere come il fenomeno della 'pirateria online' ormai venga cavalcato apertamente dai maggiori canali televisivi per promuovere le loro serie. Come capitato per Weeds e 24, anche la puntata pilota di Fringe, il nuovo lavoro di J.J. Abrams, è apparsa sui siti di filesharing in largo anticipo, considerando che doveva essere trasmessa il 26 settembre negli Stati Uniti. Ormai, è evidente che i produttori sanno benissimo che, fornendo delle copie promozionali a diversi critici televisivi (non si potrebbe organizzare una proiezione in una saletta privata?), quel materiale finirà online, aspetto che certo non può sfuggire ad una vecchia volpe del web quale è Abrams.

Detto questo, Qual è il nostro giudizio sul primo capitolo di Fringe? Direi altalenante. Il prologo horror lasciava decisamente ben sperare e dimostra ancora una volta che Abrams, quando ci si mette, sa come avvinghiare il pubblico alla poltrona. Inoltre, il fatto di sembrare inizialmente un clone di X-Files, per poi prendere una direzione diversa, è stata una piacevole sorpresa.

Purtroppo però, il magico duo Kurtzman e Orci (che ci hanno 'regalato' Transformers, Mission Impossible III e The Island) doveva lasciare la sua impronta deleteria sul telefilm. A tratti, vengono prese scelte folli ed eccessive (che magari sono anche utili per far colpo, ma probabilmente un po' premature per un primo episodio), situazioni allucinanti (per esempio, nessuno di guardia ad un prigioniero importante) e personaggi non tratteggiati benissimo (soprattutto la coppia di investigatori verso la fine). L'impressione è che si sia fatto il solito b-movie (o meglio, b-series) degno di Roger Corman, ma con un budget imponente (10 milioni di dollari), che è ormai una delle caratteristiche principali di Hollywood. A tratti, Fringe ricorda The Cell di Tarsem, anche quello con una sceneggiatura raffazzonata, ma che almeno a livello visivo era incredibile.

Per quanto riguarda gli attori, se la cavano discretamente Joshua Jackson e John Noble (il cui personaggio però ha un 'risveglio' emotivo un po' troppo rapido), mentre qualche dubbio sulle capacità Anna Torv di reggere il peso di un ruolo così importante francamente c'è. E' proprio il caso di dire, rimandata a settembre.

Ovviamente, è difficile giudicare un prodotto così complesso da un solo episodio (peraltro forse troppo lungo rispetto alla trama abbastanza semplice che ha). L'impressione è che Abrams abbia delle buone carte da giocarsi, ma che debba fare molta attenzione a non dilapidare degli spunti e delle idee interessanti. Noi lo teniamo d'occhio…

 

Discutiamone sul forum Serie TV