Fonte: varie

Due pesi massimi sono sbarcati a Cannes tra ieri e oggi. Si tratta di Pedro Almodovar (ancora a secco di Palme d'or e magari proprio per questo da considerare il favorito per la premiazione di domenica, almeno a parere di chi scrive) e Quentin Tarantino, trionfatore 15 anni fa con Pulp Fiction.

Per ora, è andata bene allo spagnolo, che portava in concorso Los Abrazos Rotos, con l'attrice (recente premio Oscar) Penelope Cruz. L'impressione, almeno dai pareri della critica, è che non si tratti del suo film migliore, ma comunque un prodotto che dà vita a un "ritorno solido, anche se non spettacolare a Cannes", come ha scritto Total Film. Ecco cosa ne hanno scritto alcune importanti testate:

  • Variety (che in realtà aveva già recensito la pellicola due mesi fa, quando è uscita nei cinema spagnoli): un incessante, ampio e sicuramente godibile mix di generi che mette assieme melodramma, comicità e un'oscurità ancora più tinta di noir che in passato, il film si regge sulla forza straordinaria della personalità cinematografica di Almodovar. Ma mentre la sua esplorazione a 360 gradi nelle storie d'amore estreme stupisce, non infiamma mai veramente.
  • Guardian (che dà 4 stelle su 5 al film): Pedro Almodóvar è sempre riuscito a unire eleganza ed esuberanza, così anche il suo ultimo film non fa eccezione. […] Tuttavia, mi chiedo se Almodóvar non stia rischiando di rifarsi solo a vecchie idee. Los Abrazos Rotos è sempre molto attento alla passione, ma senza essere completamente appassionato.
  • Il Times (due stelle su cinque): non c'è dubbio che sia una pellicola di Almodovar. […] Ma qui manca il calore e l'onestà emotiva che è presente nelle migliori pellicole del regista. Quello che manca probabilmente è Almodovar stesso.  
  • Screendaily: Un elegante melodramma noir pieno del caratteristico umorismo di Pedro Almodovar. Los Abrazos Rotos, l'attesa 17esima pellicola del regista, ecciterà i suoi fedeli appassionati, ma forse lascerà il pubblico generalista dubbioso più che ammirato. Poggiando sui proprio artifici e pieno di tutti i trucchi stilistici di Almodovar, questo racconto di desiderio, potere, duplicità e destino è consapevolmente radicato nelle convenzioni del noir e fornisce a Penelope Cruz, dopo la vittoria all'Oscar, una vettura elegante da guidare.

Per quanto riguarda Tarantino, vista la grande attesa per questo regista, non c'era dubbio che i primi pareri su sarebbero arrivati su Twitter e generalmente sono positivi. Invece, i primissimi responsi della stampa ufficiale non sembrano così benevoli, anzi. Iniziamo da Twitter:

  • Empire Magazine (non è la recensione ufficiale, ma un parere di uno dei critici della rivista): Bastardi pieni di gloria, potremmo dire. Molto, molto buono, sovverte le attese in ogmi momento. Dovrebbe rendere Michael Fassbender una stella. E' assolutamente imprevedibile, quando sembra andare in una direzione, si sposta in un'altra e il finale è talmente audace da aver provocato risate notevoli. Christoph Waltz è una rivelazione e ha probabilità di vincere come miglior non protagonista (peccato che questo riconoscimento a Cannes non esista, NdR). Tutte le interpretazioni sono fantastiche. Pitt è esilarante. E la pellicola contiene due o tre scene che sono all'altezza della tensione di qualsiasi altra cosa Tarantino abbia fatto nella sua carriera.
  • Alison Willmore (IFC.com): Soooo Muuuuuch Taaaaalking (quanti dialoghi)
  • BBCEntsTeam: Sicuramente il miglior film di Tarantino dai tempi di Pulp Fiction. Ottimo! Brad Pitt è meraviglioso. In alcune parti è fiacco.
  • Karina Longworth: Chi pensava che un fantasy di vendetta sull'Olocausto potesse essere così noioso?
  • Obsessed with Film: Appena uscito dalla proiezione di Cannes. Inglorious Basterds – Una qualità fottutamente assoluta!

Per quanto riguarda i recensori (più o meno) 'togati', l'entusiasmo sembra decisamente minore, almeno al momento:

  • London Evening Standard: Qualsiasi idea che Quentin Tarantino potesse aggiungere un'altra Palma d'oro al suo curriculum dopo quella per Pulp Fiction, dovrebbe venire rapidamente accantonata a causa di questa versione assurda, troppo lunga e in buona parte irreale della seconda guerra mondiale. […] Va detto comunque che un pubblico indulgente sembra aver apprezzato il film più di tanti critici. […]Forse questo rimetterà a posto la sua reputazione dopo il terribile A prova di morte, anche se ne dubito.
  • Daily Mail: Non ci sono scalpi a sufficienza nell'attesissima pellicola di Quentin Tarantino Inglourious Basterds. Mentre è un film discreto e ci sono degli elementi divertenti, è portato avanti più dai dialoghi che pieno di azione […] In effetti, l'attore che ruba la scena non è uno dei bastardi di Aldo, ma Christophe Waltz, che interpreta un ufficiale delle SS conosciuto come il Cacciatore di Ebrei e che è impressionante […] Sicuramente, un Tarantino d'annata, ma un po' più d'azione sarebbe stata una scelta gloriosa.  
  • Indiewire: Considerando quello che il mondo si attende da Quentin Tarantino – l'uomo, il mito, la macchina in grado di mixare i film – la sua ultima pellicola Inglorious Basterds spicca per la sua mancanza di ambizioni. […] Inglorious Basterds dà l'impressione di un piatto-gomma da masticare rispetto alle pesanti portate della cena della sua carriera. […] Chiunque abbia familiarità con il tocco Tarantino sa bene che il regista ama far parlare senza sosta i suoi personaggi e talvolta questo finisce per spostare la luce dei riflettori. In Basterds, vediamo i peggiori effetti collaterali di questa tendenza, visto che il film poggia sui dialoghi per mandarlo avanti seguendo la traiettoria semplice di una pellicola di spionaggio.
  • Hollywood Reporter: la Storia non si ripeterà per Quentin Tarantino. Mentre Pulp Fiction arrivò all'ultimo al Festival di Cannes e si prese la Palma d'oro nel 1994, la sua pellicola d'azione ambientata durante la seconda guerra mondiale Inglourious Basterds non fa che portare avanti la serie di delusioni mostrate al Concorso di quest'anno. Il film non è certo orribile, ma le cose che consideriamo tipiche di Tarantino, come i lunghi pezzi di dialogo maliziosamente divertente, l'umorismo nella violenza e i personaggi eccessivi che emergono sullo schermo, mancano decisamente.
  • : Decisamente brillante. E' un'idiosincrasia fin da come scrive il titolo, un film recitato benissimo e che sovverte le aspettative in ogni momento. Potrebbe rappresentare il lavoro di sceneggiatura e regia più sicuro di sé e audace nella carriera di QT.

Abbiamo anche chiesto a Mauro Donzelli, storico conduttore di Coming Soon, se il film era un capolavoro o una bufala. Risposta: "Direi una via di mezzo più vicina alla bufala". Dopo due ore, altro sms "più ci penso e più prevale il lato bufala. Inutilmente dilatato, infinito, noioso, senza guizzi".

Più che altro, è da segnalare questo articolo uscito ieri, in cui si sostiene che molto difficilmente (ma anche comprensibilmente) gli spettatori vedranno in sala la versione di due ore e quaranta presentata oggi a Cannes. Probabilmente, la durata verrà ridotta per venire incontro alle esigenze degli esercenti. E magari per certe critiche…  

Maggiori informazioni sul film, la trama, le foto, i poster e i trailer nella nostra scheda.