Fonte: newyorker

Il New Yorker ha pubblicato un lunghissimo e interessante profilo di James Cameron sul nuovo numero, nel quale racconta tutta la vita (professionale e personale) del grande regista, approfondisce certe sue ossessioni e svela alcuni retroscena della realizzazione di Avatar, la sua nuova colossale opera.

Proprio i paragrafi dedicati ad Avatar lasciano emergere la tipica megalomania da regista che in Cameron sembra tramutarsi in un vero e proprio "God complex", o "complesso di dio", tanto che nelle giornate NO la troupe usava chiamarlo Mij (ovvero Jim al contrario). Passeranno alla storia sicuramente i suoi modi coloriti di riferirsi alle persone con cui lavora: "Guardarlo è come guardare due scimmie che fanno sesso con una palla da football".

Qualsiasi disaccordo sul set viene risolto con la logica incontestabile del fratello maggiore che ha inventato un gioco e permette al figlio di giocarci: è il suo universo, quindi ha ragione lui. "Odio fare così, ma posso darti le ragioni precise," spiega quando vede l'immagine di un arco di pietra sacro ai Na'Vi comparire sullo schermo. "Sembra legno pietrificato," continua indicando la parte di cui sta parlando con un laser. "Ha una struttura a grana longitudinale. Appare tremendamente fragile. Questa struttura rigida, quasi di cristallo, mi fa pensare a del legno secco. Quello che vogliamo dire è che questo arco è di roccia ignea, è una formazione lavica che è stata erosa dal tempo, ma si sta fratturando svelando strati cristallini di minerali."

(…) Tutti i registi hanno il Complesso di Dio; Cameron prende il suo con una strana serietà. Per Avatar, ha lavorato con un linguista per sviluppare il linguaggio dei Na'Vi, ispirandosi ai frammenti del linguaggio Maori che ha raccolto in Nuova Zelanda anni fa. Ha basato il pianeta Pandora, e la sua esotica flora e fauna aliena, parzialmente sulle creature della barriera corallina e le foreste di alghe che ha visto nelle profondità degli abissi. Ha assunto un team di artisti per dare forma alle sue idee, ma ha tenuto per sè il lavoro su una creatura: il tanathor, una gigantesta bestia a forma di pantera con sei gambe, coperta di scaglie, con due file di mascelle da rettile e il collo di una lucertola… 

(…) Cameron si comporta come se fosse il protagonista indiscusso di uno dei suoi stessi film. "Le parole 'No' e 'Non si può fare' sono cose che lo eccitano letteralmente," spiega Bill Paxton, che con lui ha lavorato sin dagli anni ottanta. Cameron riserva un trattamento speciale per chi osa sfidarlo. "Dica al suo amico che sta per prenderlo in quel posto, e di non dimenarsi troppo o gli farà ancora più male": queste le parole che ha detto a un produttore della Fox invitandolo a riferirle a un dirigente della major. Si considera una persona esterna ai giochi dell'industria cinematografica, solitario, e tende a mordere la mano che lo nutre.

(…) "Creare un universo è scoraggiante," racconta George Lucas. "Sono felice che Jim lo stia facendo – poche persone hanno il coraggio di fare qualcosa di simile. Io l'ho fatto con Guerre Stellari, ora lui prova a fare qualcosa di simile. Ci vuole un mucchio di lavoro. Sono convinto che Jim porterà questa sfida a un livello più avanzato di chiunque altro."

Nell'articolo scopriamo anche alcuni nuovi dettagli sul film: le frecce dei Na'Vi richiudono attorno a sè le ferite (limitando lo spargimento di sangue), i marine devono impiegare la balistica del futuro anziché le armi a energia a causa dell'umidità dannosa di Pandora…

Trovate la versione originale inglese in questa pagina.

Nel cast di Avatar, oltre al protagonista Sam Worthington, anche Giovanni Ribisi, Zoe Saldana, Sigouney Weaver, Michelle Rodriguez, Joel David Moore, CCH Pounder, Peter Mensah, Laz Alonso, Wes Studi e Stephen Lang.

Avatar esce il 18 dicembre 2009 negli USA, da noi il 15 gennaio 2010.

Trovate tutte le informazioni sul cast, la trama, i poster e i video sul film nella nostra scheda. 

Discutiamone nel Forum Cinema