Il 2 novembre scorso il giudice Nicol aveva emesso la sentenza sulla causa per diffamazione di Johnny Depp contro il Sun e l’azienda di Rupert Mordoch, la News Group Newspapers, alla luce delle accuse di Amber Heard risalenti ad alcuni anni fa.

Il giudice aveva stabilito, in base alle prove fornite dalla difesa, che Depp avrebbe effettivamente picchiato sua moglie in almeno 12 occasioni sulle 14 dichiarate da Heard e che pertanto il giornale non aveva commesso diffamazione nel definirlo “picchiatore coniugale“.

Gli avvocati di Depp avevano annunciato un ricorso, e dopo una prima richiesta lo stesso giudice Nicol l’aveva respinta ordinando all’attore di pagare al Sun un risarcimento iniziale di 628 mila sterline.

Qualche giorno fa, a Londra, c’è stato il passo successivo: gli avvocati hanno presentato una richiesta formale alla Corte d’Appello, spiegando perché ci fossero le basi per tornare in tribunale. Gli avvocati hanno scelto la strada dell'”affidabilità” della testimone (Heard) e del pregiudizio del giudice alla luce delle dichiarazioni dell’attrice riguardo alle sue donazioni in beneficenza.

Durante le udienze della scorsa estate, Heard aveva dichiarato di aver donato l’intera somma dei 7 milioni di dollari ricevuti dopo il divorzio da Depp in beneficenza, un dato su cui il giudice aveva insistito nel sottolineare, nella sentenza, il motivo per cui Heard fosse tutt’altro che una “cacciatrice di dote“.

Gli avvocati hanno però portato all’attenzione della Corte, qualche giorno fa, che solo una piccolissima parte della somma è stata effettivamente devoluta in beneficenza, a dispetto di quanto dichiarato in tribunale. I legali di Heard, di tutta risposta, hanno incolpato Depp e la causa intentata dall’attore per il “ritardo” nei pagamenti, spiegando che le azioni legali prese dall’attore hanno significato l’esborso di “milioni di dollari“.

Oggi è finalmente arrivato il responso e la richiesta dell’attore è stata respinta. La causa per diffamazione, che è alla base della decisione della Warner Bros. Pictures di allontanare l’attore dal set Animali Fantastici 3, può dirsi da oggi un capitolo chiuso.

Il processo per diffamazione inglese, ricordiamo, avrà una controparte americana. Depp ha infatti fatto causa direttamente a Heard per la somma di 50 milioni di dollari per un articolo pubblicato dall’attrice sul Washington Post che, stando all’attore, gli sarebbe costato il ruolo di Jack Sparrow dal franchise di Pirati dei Caraibi.

Il titolo: “Amber Heard: Ho parlato di violenza sessuale e ho fatto i conti con l’ira della nostra cultura. Serve un cambiamento”.

Nella lettera aperta scritta per il Post, Heard sosteneva di essere diventata “una figura pubblica vittima di abuso domestico“. Pur senza fare nomi, era chiaro a chi l’attrice si stesse riferendo. Le udienze si terranno l’11 aprile 2022 in Virginia.

Fonte: Deadline

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