Ecco un aggiornamento abbastanza corposo sulla remake della Casa, il cult di Sam Raimi del 1981, che tornerà al cinema diretto da Fede Alvarez, sceneggiato da Diablo Cody e prodotto dallo stesso trio responsabile del film originale: Rob Tapert, Bruce Campbell e lo stesso Sam Raimi.

Cominciamo con un elemento che può essere diffuso in tutta tranquillità, ovvero sia la data d'uscita. La Sony che, come vi abbiamo già detto, si occuperà della distributione della pellicola, ha fissato al 12 aprile del 2013 l'uscita americana della Casa.

Ora, prima di proseguire, dobbiamo avvisarvi che quelli che stiamo per riportare potrebbero rivelarsi come dei potenziali spoiler per cui è bene prendere le dovute precauzioni.

 

ATTENZIONE: IL PROSIEGUO DELL'ARTICOLO INCLUDE ALCUNI POTENZIALI SPOILER SULLA TRAMA DEL FILM

 

Una fonte non meglio identificata avrebbe fornito a Movie Hole un'accurata descrizione della trama della pellicola che va a circostanziare in maniera più precisa i dettagli già emersi tempo fa. Innanzitutto, la produzione si terrà in Nuova Zelanda nelle stesse location adoperate per il live action di L'Orso Yoghi. Raimi e Tapert conoscono molto bene la Nuova Zelanda: le loro produzioni televisive come Hercules e Xena sono state realizzate proprio laggiù.

Quanto alla trama, se le anticipazioni verranno confermate, va detto che i timori di chi credeva che l'apporto di Diablo Cody avrebbe fatto virare la storia in una direzione in stile Juno, possono essere parzialmente accantonati. Le atmosfere sono marcatamente horror e, forse, sono anche più crude di quelle dell'originale: gli elementi slapstick, da sempre presenti negli horror di Raimi paiono assenti, in favore di un tono generale maggiormente assimilabile a opere in stile Shining in cui non c'è spazio per un eroe cartoonesco come l'Ash di Bruce Campbell.

Ecco, nello specifico, i dettagli emersi:

Mia e David, due fratelli che hanno recentemente perso la madre (Mia è quella che ha dovuto attraversare i momenti più difficili dato che è stata lei a stare al capezzale della genitrice all'ospedale) e che si sono ritrovati di recente. Insieme ad alcuni amici e alla fidanzata di David, si recano in uno sperduto chalet in mezzo al bosco per un "intervention" (una sorta di "opera di convincimento psicologico", ndr.). E' qui che una Mia quasi del tutto riabilitata taglierà i ponti con la droga.

Si scatena una tempesta e tutti si rifugiano nella casa. Il gruppo trova il Libro dei Morti e l'arrogante Eric comincia a tradurne alcuni passaggi. Nel frattempo Mia combatte con il suo nuovo se. E' ancora piutosto sballata a causa di una sua recente overdose in cui è stata letteralmente riportata indietro dalla morte. Ovviamente è lei a impazzire per prima e, altrettanto ovviamente, nessuno crede ai suoi racconti di alberi e coyote che hanno tentato di attaccarla.

Convinti del fatto che si tratti dei vaneggiamenti di una tossica, i ragazzi fanno di tutto per tenerla dentro la casa, lontano dalle tentazioni di un bar. Mia comincia a vedere e a fare cose allarmanti: dice di aver visto in uno spechio un volto insaguinato con un teschio rotto sporgente, insulta pesantemente i suoi amici e comincia ad essere troppo interessata a voler utilizzare un fucile. Tuttavia suo fratello David è deciso: Mia deve stare nello chalet finché non supera questa fase. Pessima idea dato che i demoni che stanno prendendo possesso di lei avranno vita abbastanza facile. Ricoperta di bruciature e vesciche, con gli occhi iniettati di sangue e un nuovo ghigno diabolico, Mia comincia ad agire come Jack Torrance nei confronti dei suoi amici. Anche dopo una pesante dose di tranquillanti, la donna continua a rappresentare una minaccia. La loro unica scelta è rinchiuderla in un posto che i fan del film originale conoscono bene.

A quanto pare ci sono alcuni momenti divertenti e scene che, con i giusti effetti speciali, potrebbero risultare spettacolari, come, ad esempio, quella in cui David decide di portare sua sorella all'ospedale; quando arriva nei pressi del ponte che hanno attraversato per arrivare alla casa, scopre però che la struttura è stata ingoiata dalle acque. I toni generali sono molto più cupi, considerata l'assenza di un personaggio come Ash. In alcuni passaggi può ricordare Hellraiser o Cabin Fever e può anche essere accostato a Shining. Il remake della Casa pare avere tutte le carte in tavola per diventare un buon horror.

Ma senza l'humor nero, senza Ash, non si merita l'appellativo di "La Casa". Dovrebbe venir proposto come un film a parte. Ma so che non è così che funziona perché collegarsi a un brand significa fare dei quattrini…