Fonte: Varie

E' consuetudine dei grandi mezzi di informazione lamentarsi di Internet. "E' un far west", "non si rispettano i diritti d'autore", "non c'è nessuna etica e professionalità". Critiche che, peraltro, non sono certo totalmente infondate. Peccato che spesso siano i grandi colossi a fare cose illegali e a vantarsene come se niente fosse.

Probabilmente, avrete sentito parlare dello 'scandalo' legato a delle foto intime di Ashley Greene, nota a milioni di adolescenti per il ruolo di Alice Cullen nella saga di Twilight. Ora, è ovvio che l'attrice non è stata, come tanti prima di lei, molto furba nelle sue decisioni. Purtroppo, c'è sempre un ex fidanzato in cerca di vendetta o un tecnico che vi ripara il computer (due dei possibili modi in cui potrebbe essere affiorato questo materiale) pronto ad approfittarne.

Detto questo, è impressionante come tanti mass media americani abbiano pubblicato queste immagini, prima che gli avvocati della Greene le facessero rimuovere e rendessero la ricerca delle foto un po' più complessa e magari legata ai programmi di filesharing. E qui arriviamo al vero scandalo della questione, altro che le nudità dell'attrice. Tanti importanti portali e siti italiani (niente nomi, sarebbe una pubblicità assolutamente non meritata), arrivati come solito in ritardo, hanno infatti dato grande risalto alla cosa, una scelta che la bibbia del gossip online, il sito Tmz, si è ben guardato dal fare.

Alcuni sono arrivati addirittura a pubblicare le immagini, pensando che se qualcosa gira online allora è legale pubblicarlo. Qualcun altro ha scelto una strada più ipocrita e ha inserito un link a un sito esterno. E se qualcuno pensasse che questo è fattibile legalmente, ripensateci. Se qualcuno (peraltro in questo caso anche dei colossi industriali, non certo blog con 5 utenti) mettesse dei link a immagini di pedofilia o ad articoli che insegnano come costruire una bomba, pensate che non passerebbero dei guai penali? E' ovvio che promuovere un contenuto illegale e farlo per ragioni commerciali (ossia avere più lettori) non è certo un comportamento difendibile in un'aula di tribunale.

Nei cinque anni di esistenza di Badtaste, ci è capitato diverse volte di rimuovere delle immagini (poster, locandine, foto di scena) di film attesissimi. Ovviamente, non avevamo i diritti di metterle ed eravamo in torto (anche se spesso i confini sono labili e non è facile capirlo prima), ma erano foto che non facevano nessun danno e che non violavano certo la privacy di nessuno. E in questo caso invece tutto normale?

Insomma, nonostante sia chiaramente un materiale illegale (quantomeno per una questione di diritti d'autore non pagati), i redattori di questi siti non hanno avuto dubbi nel pubblicarle. Da una parte, sembra quasi un modo di dire che in Italia si può far tutto e che tanto non verranno mai beccati. Insomma, siamo la periferia (insignificante) dell'impero e lieti di esserlo.

Dall'altra, è interessante vedere come realtà che combattono a suon di denunce la 'pirateria' (nel senso di ragazzini che scaricano film e dischi), poi non si fanno problemi a piratare materiale chiaramente illegale per mere ragioni di profitto. Mi ricorda un po' la storia della recensione della copia pirata di Wolverine, fatta da un giornalista che lavorava proprio per il colosso della Fox.

Ovviamente, se sulle immagini abbiamo detto, anche gli articoli di corredo non si sono fatti mancare toni deliranti. C'è infatti chi parla di una sorta di promozione all'attrice e al film. Già, ottima idea. Come se la storia della saga di Twilight si sposasse bene con immagini di nudo. E non si capisce bene perché, se proprio la Greene avesse voluto farsi pubblicità in questo modo, non sia apparsa senza veli in qualche mensile specializzato. Magari aumentando anche il proprio conto in banca e non 'regalando' le sue immagini su Internet…

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