Fonte: deadline

Dove eravamo rimasti? Un breve riassunto:

  1. I problemi finanziari della MGM stanno bloccando sia Lo Hobbit che il prossimo James Bond;
  2. La compagnia ha ottenuto un ennesimo rinvio dei pagamenti degli interessi sul debito;
  3. Nel frattempo sia Lionsgate che Access Industries hanno ritirato le loro offerte di acquisto, resta Warner ma probabilmente la MGM rifiuterà;
  4. Non resta che decidere se vendere la compagnia, vendere gli asset principali e ristrutturare la compagnia, continuare a operare come compagnia indipendente grazie all'aiuto di nuovi investitori.

L'aggiornamento odierno è una vera e propria sorpresa: Relativity Media, con l'aiuto dell'hedge fund newyorkese Elliott Associates, si è offerta di contribuire al ritorno all'operatività della compagnia auspicando che questa continui a produrre come casa di produzione indipendente. Con 500 milioni di dollari di investimento proposto, la Relativity intende fornire alla MGM i liquidi necessari a dare il via libera alle riprese dello Hobbit e di un nuovo episodio di James Bond (tutti e due pronti a partire ormai da mesi). In cambio, la compagnia non vuole potere gestionale ma controllo produttivo sui film realizzati (qualsiasi cosa questo significhi). 

Secondo Nikki Finke, che ne dà notizia, l'offerta è stata fatta tre settimane ed è solo una delle numerose proposte che la MGM sta ricevendo per rimanere indipendente senza andare in bancarotta (si parla anche della News Corp/20th Century Fox e di Qualia Capital). La Finke conclude spiegando che a questo punto resta tutto in mano agli obbligazionisti (che sono rappresentanti da un gruppo di investitori di cui fa parte anche Sony): saranno loro a decidere, entro maggio, se accettare queste offerte e dare la possibilità alla major di produrre nuovi titoli, o andare in bancarotta (l'opzione di vendita alla Warner sembra ormai dimenticata).

[UPDATE 7:27]

Il The Financial Times riporta che Ridley e Tony Scott hanno presentato un piano di ristrutturazione della compagnia. A quanto pare i due si propongono come nuovo team di management. L'idea è quella di accettare una delle offerte di investimento e, nel contempo, mettere dei nuovi dirigenti (gli Scott appunto) a capo della "nuova" MGM, che con quei soldi avrebbe un debito inferiore da gestire (attualmente ha 3.7 miliardi di dollari di debiti). I due dirigono attualmente la loro casa di produzione, la Scott Free: non è chiaro se la compagnia avrebbe qualcosa a che fare con la nuova MGM. Vi terremo aggiornati…

 

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