Fonte: indiewire

lars von trierChe lo si ami o lo si odi, Lars von Trier non è mai stato un regista scontato: negli ultimi anni è riuscito a declinare secondo la propria visione alcuni generi cinematografici che sembravano distanti dai suoi canoni, e il suo prossimo film, Melancholia, lo vedrà cimentarsi con il disaster movie.
Se Melancholia debutterà a maggio al Festival di Cannes, dove von Trier è ormai un habitué, il suo film successivo sta prendendo lentamente forma portandolo dalle parti del cinema erotico. Il regista ha infatti diverse idee in mente, ma una sta emergendo su tutte:

Sto pensando di fare un film sulla nascita erotica di una donna, una donna che scopre il suo erotismo. Il working title è The Nymphomaniac.

Il motivo per cui The Nymphomaniac ha buone probabilità di diventare il suo prossimo film è presto detto: il potenziale commerciale di un prodotto con un titolo simile, agli occhi dei possibili finanziatori, è decisamente più alto rispetto a quello degli altri progetti. Inizialmente von Trier era indeciso fra due titoli, The Nymphomaniac e Dirt in Bedsores, ma ha deciso di optare per quello dei due che gli consentirà di trovare più facilmente un produttore, perché anche per un regista affermato come lui non è scontato trovare i finanziamenti.
Per il resto, il progetto si trova a uno stadio di avanzamento così precoce che le informazioni sono pressoché nulle: di sicuro potrebbe fornire un'ottima occasione per un ruolo femminile di rilievo, dopo quello molto controverso di Charlotte Gainsbourg in Antichrist. Un ruolo che aveva procurato al regista dure critiche per il modo in cui tratta le donne nei suoi film.

Vedremo intanto che trattamento ha riservato a Kirsten Dunst e  (di nuovo) a Charlotte Gainsbourg in Melancholia, in cui le due attrici interpretano due sorelle che reagiscono in modo opposto alla imminente distruzione del mondo causata da un pianeta in collisione.
Nel cast del film troviamo anche Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling, John Hurt, Alexander Skarsgård, Stellan Skarsgård e Udo Kier.

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