Fonte: AICN.com

Nuova esclusiva del sito di Harry Knowles: questa volta a parlare è il giovane Shia LaBeouf, ventenne protagonista di Transformers. Dopo aver iniziato con parti in alcuni serial tv, LeBeouf è apparso in parecchi film tra cui Constantine e Io Robot. Ecco una breve traduzione dell'intervista:

Nulla sembra essere troppo grande per Michael Bay. Se ha bisogno dell'esercito, riesce a farsi dare una mano da esso.
Già, esatto. Ma è normale con film grossi come questo. E' una cosa molto politica, sai? Quando ti rendi conto dell'enormità di quello che stai facendo non puoi che stupirti. Voglio dire, all'inizio sono solo decisioni creative o di business, ma quando sei qui sul posto ti rendi conto di far parte di una specie di piccolo club. Almeno per me, questo è floklore americano. E' storia. Voglio dire, ho amici che non hanno letto la bibbia ma hanno letto i fumetti. E i film tratti dai fumetti sono una emanazione di ciò, almeno per la mia generazione. E' folklore, è Mitologia. La religione è morta e questa è la roba che si beve adesso la gente, è quello che ci beviamo noi.

A proposito di Megatron, non mi interessa molto il fatto che lui sia un Jet, anche perché già da piccolo mi sembrava surreale che il re di tutti i cattivi si trasformasse in un'arma che poi doveva usare qualcun'altro, era come sminuire il suo personaggio…
Esatto. E infatti i personaggi di contorno c'erano perché servivano a questo. Ora che non sarà più così, avremo un impedimento per Megatron: è congelato. Ma è anche modernizzato. Non puoi avere una pistola giocattolo: i bambini lo guarderebbero e, ok che stiamo creando una mitologia, ma non puoi far diventare il cattivo una pistola giocattolo… con la Hasbro che si mette a vendere pistoline giocattolo con cappellini gialli in testa! Sarebbe ridicolo avere Megatron con il naso giallo, sembrerebbe ritardato. Il fatto che sia un Razor, ovvero un jet che nessuno ha ancora mai visto… rende il tutto molto più interessante. E' un jet che nessuno ha ancora filmato, nemmeno la CNN. E noi ci stiamo facendo un film! Tutto questo rende la presenza di Megatron qualcosa di molto serio. E' modernizzato ed è diventato qualcosa di nuovamente pericoloso: le pistole non lo sono più, strano ma vero!

Di tutti gli umani nel film, il tuo personaggio ha le maggiori interazioni coi robot. E' difficile? So che hanno realizzato dal vivo alcuni Transformer. Ne hai visto qualcuno?
No, li costruiscono per i set in cui sono necessari. Di nuovo, ricordo che è un film di Michael Bay, e quindi gli attori hanno una parte importante, devono fare praticamente tutto. Quando c'è una interazione emotiva con un robot… mi tocca recitare al massimo delle mie capacità… davanti a una pertica con una pallina sopra. E devo immaginare che sia il mio migliore amico che sta morendo. E' tutto immaginario, molto creativo.

Bay mi ha detto che essenzialmente questo non è un film d'azione o di robot, ma è una storia umana, la TUA storia, la storia di un americano qualsiasi: un ragazzino che entra nella sua prima macchina.
Mi disse la stessa cosa la prima volta che ci incontrammo. Mi disse che era un film sulla crescita, su un ragazzino che diventa adulto. Conoscendo la sua carriera, i suoi film, non mi sarei mai immaginato che Bay mi dicesse una cosa simile. E' qualcosa di nuovo per lui.
Per me e per la mia generazione Michael Bay è il regista-tipo, l'inarrivabile. E' il più grande regista che la gente dell'Iowa, ad esempio, possa immaginarsi. Non guardano i film di Kubrick. Per chi conosce l'arte, è un tipo di regia diverso, è proprio un modo di fare cinema diverso.

Io non sono il tipico ragazzo belloccio, il mio personaggio me lo devo costruire e Michael Bay mi ha dato il permesso di creare il personaggio. Non mi basta essere bello, perché non lo sono, e così è tutto costruito sulla recitazione e la psicologia. E non voglio essere nemmeno il ragazzino sfigato, quasi comico: il pubblico deve affezionarsi a Sam, e così c'è molta pressione riguardo a questo personaggio.

Parlami meglio di Sam.
La forza di Sam è che lui è il legame tra i robot e gli umani. Il governo è troppo testardo per concepire che esistono macchine aliene. Ma Sam sa comunicare con questi robot, non tanto perchè sa la loro lingua aliena, ma perchè è discendente di esploratori. Suo bisnonno era un navigatore del 19esimo secolo che finì in una caverna di ghiaccio durante una esplorazione. Finì dentro questa spaccatura, sopra a una mano: la mano di Megatron. Si girò e vide un occhio: quest'occhio proiettò un laser dentro ai suoi occhiali, che si incisero. L'incisione era una mappa che indicava dove il Cubo di Energon era conservato.
Quando Commander e gli Autorobot arrivano sulla Terra, stanno cercando la stessa cosa dei Distructor ovviamente. Vogliono la mappa, e gli occhiali ce li ha Sam. Ecco che lui diventa la relazione tra loro e il loro obiettivo.

Inoltre ti proteggono dai Distructor.
Esatto. Maggiolino diventa il mio guardiano, perché ora c'è una relazione tra me e il potere. E' come se io sapessi dov'è un nuovo giacimento di petrolio, per gli americani. E difatti questo film è molto politico, basta avere un minimo di immaginazione per capirlo. Michael Bay è molto politico, ma è anche molto patriottico, ecco perché ci lasciano avere l'esercito.

Chi è il personaggio di J.Turturro?
Lui interpreta Simmons, l'agente della CIA così testardo da non volermi ascoltare. E' il capo della sezione governativa detta SETTORE 7, che controlla un sacco di roba che neanche la CIA sa che esiste.

Queste erano le informazioni più interessanti tratte dall'intervista, potete leggerla integralmente a questo link.

Scritto da Alex Kurtzman e Roberto Orci (The Island, M:I:III), Transformers esce il 4 Luglio 2007 in USA. Nel cast Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Jon Voight, Bernie Mac, Tyrese Gibson, Rachael Taylor, Amaury Nolasco e Kevin Dunn.