Bastardi senza gloria, oltre ad aver garantito a Quentin Tarantino un notevole successo di critica e pubblico, un vero e proprio riscatto dopo il flop al box office di A prova di morte, ha anche portato un Oscar a Christoph Waltz che, nel 2010, ha vinto la statuetta per il Miglior attore non protagonista grazie alla sua interpretazione del Colonnello Nazista Hans Landa.

Durante un’intervista al podcast The Moment (via IndieWire), Quentin Tarantino ha raccontato di essere rimasto talmente soddisfatto dal personaggio che aveva scritto, e di quello che Christoph Waltz stava per donargli, da non fargli fare le prove col resto del cast e mantenere intatto il più possibile l’effetto sorpresa.

Il regista spiega:

Mi sono visto con Christoph prima di andare al grande script reading col resto del cast e ricordo di avergli detto “Non sto facendo questo per fare chissà quale gioco perverso, ma sono tutti così curiosi su chi interpreterà Hans Landa. Non ti sto dicendo di essere scarso alla lettura della sceneggiatura, ma voglio che tu ti trattenga un po’. Non voglio che abbiano l’impressione di poter dare uno sguardo a quello che farai. Su una scala da 1 a 10 cerca di essere un 6. Abbastanza bravo, ma non troppo. Non ti voglio vedere in gara con nessuno, ma se poi vuoi fare una gara cerca di perderla! Non voglio che sappiano cosa si troveranno fra le mani con Landa!”. Allo stesso modo, a eccezione dell’agricoltore francese, non voglio che tu faccia delle prove con gli altri attori prima delle riprese. Non voglio che Diane Kruger o Brad Pitt sappiano quello che sai fare prima che la macchina da presa cominci a girare.

Christoph Waltz accettò tutte le richieste del regista e, dunque, provò le sue scene solo con Denis Ménochet, l’interprete di Perrier LaPadite, per quel che riguarda il prologo nella fattoria e con lo stesso Quentin Tarantino per le altre.

Poi, sulla performance dell’attore e sulla relazione che lui stesso ha avuto con il personaggio che ha creato, aggiunge:

Nel momento in cui entra in scena la domina letteralmente. Era bravo in tutte quelle cose in cui si supponeva dovesse essere bravo. Ho notato di ritrovarmi in una situazione interessante, una alquanto dura da avere con un personaggio. Lui non era solo un cattivo, un nazista, ma un nazista noto come “il cacciatore di ebrei”, che li trovava e spediva nei campi di concentramento. Per questo, quando scappa fuori verso la fine del film e quasi capisce quello che i Bastardi stanno architettando, il pubblico quasi desidera che lo scopra. Non si tratta di fare il tifo per lui, ma è un ca**o di film e quindi, se lui dovesse scoprire una roba del genere, diventerebbe un film anche più emozionante! Sai, non vuoi restare deluso da lui. Lo abbiamo costruito mostrandolo a conoscenza dei segreti di tutti, ergo deve conoscere anche i loro. Regalandoci un climax anche più eccitante se lo farà!

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