Nel 1994 arrivava nei cinema Street Fighter – Sfida finale il film basato sulla popolare IP di picchiaduro della Capcom che vedeva, come star di punta, Jean-Claude Van Damme nei panni di Guile.

Street Fighter fu un mezzo fiasco e venne demolito dalla critica in anni in cui Jean-Claude Van Damme era all’apice del successo, ma, col passare del tempo e nonostante sia anche stato inserito un decennio fa dal Time in una Top Ten dei peggiori adattamenti videoludici, è comunque diventato un piccolo cult a suo modo.

E lo è diventato anche per via del suo burrascoso dietro le quinte di cui il regista e sceneggiatore Steven E. de Souza ha più volte parlato: in quel periodo Jean-Claude Van Damme era dipendente dalla cocaina e sul set di Street Fighter era, a suo dire, letteralmente fuori controllo.

Questa versione è stata confermata, di recente, anche da Jay Tavare (Vega nella pellicola) che, ospite del podcast Side Scrollers, racconta

Era praticamente fuori controllo. Abbiamo avuto molti momenti “sopra le righe”, per così dire. Cioè a volte dirigeva il film, a volte pareva mettersi a flirtare. Si è messo nei guai… Era letteralmente fuori controllo. Non riuscivano a controllarlo, hanno semplicemente lasciato che fosse Jean-Claude. È stato abbastanza affascinante il modo in cui è riuscito a cavarsela perché era letteralmente… Come posso spiegare: arrivava sul set e non sapevi se fosse ancora sveglio dalla notte precedente o se stesse ancora bene, ma alla fine è riuscito a fare ciò che doveva fare. Era un professionista in questo senso. Era una persona divertente. Ancora oggi, quando lo vedo, è una persona divertente.

Vi ricordiamo che, qualche mese fa, Legendary Entertainment si è assicurata una licenza esclusiva per i diritti cinematografici e televisivi live-action per Street Fighter (TUTTI I DETTAGLI).

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FONTE: YouTube

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